Roma sempre più violenta dopo il lockdown. Una rissa tra invitati, che se le sono date di santa ragione, per il posto al parcheggio del ristorante della macchina della sposa, due poliziotti feriti, tredici volanti della polizia per riportare la calma e due invitati processati per rissa e condannati ad otto mesi per lesioni e violenza a pubblico ufficiale in concorso ed infine l'intervento di un'autoambulanza del 118 per soccorrere la madre della sposa, svenuta per l'agitazione.
E' finito in tribunale, davanti al giudice monocratico Elena Scozzarella e al pubblico ministero Mauro Masnaghetti, il ricevimento organizzato prima del matrimonio, da una giovane coppia di sposini per i parenti più stretti e i testimoni di nozze.
Tutto è cominciato venerdì davanti ad un locale nel quartiere Don Bosco.
Il padre della ragazza, prossima a convolare a nozze, ha iniziato a litigare con il proprietario del ristorante, perché il posto riservato all'automobile, che da lì a poco avrebbe portato la figlia, era stato occupato da un'altra macchina.
In quel momento arriva la polizia che cerca di riportare la calma ma gli invitati ed i residenti che dalle finestre avevano assistito alla scena, scendono in strada e circondano i poliziotti. Ne nasce un parapiglia generale dove ad avere la peggio sono due agenti, uno dei quali viene colpito da un pugno. In ospedale i medici lo giudicano guaribile in sette giorni. In manette finiscono il ventenne Alessandro Foschi e Alessio Poce di 33. Oggi sono stati condannati entrambi ad otto mesi e subito dopo sono corsi al matrimonio, che hanno rischiato di far saltare, al quale erano invitati.
Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Maggio 2021, 23:02
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