Roma, troppi minori rifugiati da accudire. Il sindacato Mosap: "I poliziotti fanno i baby sitter, niente servizi sociali per giorni"

Roma, troppi minori rifugiati da accudire. Il sindacato Mosap: "I poliziotti fanno i baby sitter, niente servizi sociali per giorni"

di Emilio Orlando

Sono 2 o 3 , ogni volta, ma tutti insieme diventano un nutrito esercito. Un flusso continuo, che però si va intensificando nelle ultime settimane. Ecco i bambini che bussano ai commissariati di Roma e di qualche comune della Provincia: sono soli e chiedono asilo. Rifugiati, abbandonati, senza alcuna dimora. 
Perché di fronte a certi occhioni, agenti e poliziotte si trasformano in baby sitter per giorni, sorvegliando anche a vista i bambini mentre dormono sulle panche dei commissariati. 
È la denuncia del Mosap (Movimento Sindacale Autonomo di Polizia), che punta il dito contro i servizi sociali comunali che non riescono a trovare rapidamente una sistemazione in casa famiglia per questi minori, sottraendo di fatto decine di poliziotti alle loro mansioni quotidiane. 
«La situazione di quei commissariati che ospitano i minori che si presentano all’ingresso in condizioni precarie è oramai al limite dell’assurdo - afferma Fabio Conestà, segretario generale del Mosap -. L’impegno su strada di molti colleghi diminuisce, per vigilare sui minori si affievolisce l’impatto delle forze dell’ordine sul controllo del territorio. Ci appelliamo al sindaco Gualtieri affinché individui una idonea modalità operativa da parte dei servizi sociali sulla problematica dei minorenni».
La storia infatti va avanti da quasi un anno. Ma in certi giorni si arriva a numeri da brividi, fino a 300 richieste di asilo per ragazzini e bambini (non accompagnati da adulti) di nazionalità egiziana, marocchina, ucraina. La modalità è praticamente identica: suonano al citofono dei distretti di Polizia e si dichiarano “richiedenti asilo” perché fuggiti dai loro Paesi d’origine. Gli agenti, che da regolamento devono ascoltarli e accoglierli per avviare l’iter della presa in carico ai servizi sociali del Comune, tuttavia si trovano “intrappolati” nelle lungaggini burocratiche delle istituzioni che dovrebbero farsene carico. Il risultato è che, quasi mai prima di una settimana, le strutture socviali preposte non chiudono l’iter costringendo i distretti di Polizia (soprattutto Viminale, ma anche Casilino, Prenestino, San Basilio oppure i commissariati di San Lorenzo) ad accudire i migranti in erba.
Ecco gli ultimi casi, segnalati dal sindacato Mosap.

Al commissariato di San Lorenzo, il 18 novembre scorso, dieci minori non accompagnati si sono presentati e sono rimasti lì dentro per quasi una settimana prima dello smistamento. Al distretto di Polizia di San Basilio, la settimana scorsa, per cinque giorni altri dieci minorenni hanno dormito sulle panche e il personale li ha dovuti assistere giorno e notte. Alcuni piccoli migranti, quasi in contemporanea, si sono presentati anche al commissariato di Tivoli. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Novembre 2022, 07:00
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