Roma, papà nasconde due pistole pronte a sparare sotto al materasso del bimbo: operaio incensurato nei guai

Papà nasconde due pistole pronte a sparare sotto al materasso del bimbo: operaio incensurato nei guai

di Emilio Orlando

Armi nascoste sotto al materasso pronte a uccidere. Un operaio edile, insospettabile perché incensurato ed apparentemente fuori contesti criminali, sarebbe invece al soldo dei clan del quartiere de La Rustica. Una scoperta choc che potrebbe significare che la pax criminale sia finita.


Il ritrovamento delle due pistole con le munizioni, è stato fatto dagli investigatori del distretto di polizia di San Basilio e dal commissariato Esquilino, che con un blitz congiunto hanno arrestato il quarantanovenne Massimo Saccà. Per ammanettarlo gli agenti hanno aspettato che, insieme alla moglie, l’uomo accompagnasse il figlio a scuola. La polizia era sulle tracce di Saccà dopo l’arresto di un pensionato, che aveva dentro casa un chilo di droga tra cocaina ed hashish. Le pistole (una Beretta modello Apk calibro 9x21 e un revolver Smith e Wesson calibro 38) sono state inviate nei laboratori della scientifica dove, attraverso i microscopi balistici e la banca dati, verranno analizzate per verificare se sono state utilizzate per omicidi, rapine o agguati anche in altre parti di Roma. 


Nel quartiere, tra le case di via Dameta dove sono state sequestrate le rivoltelle, e la zona popolare di Casale Caletto vivono storiche famiglie malavitose.

Queste ultime, che gestiscono e controllano il narcotraffico a grandi livelli, mantengono da sempre un basso profilo e sono riuscite, nel corso degli anni, si mantengono fuori dai “radar” investigativi pur acquisendo un’importante posizione nelle “gerarchie” criminali romane e nazionali, arrivando a trattare direttamente nei Paesi di produzione le partite di cocaina. Gli appartenenti ai clan autoctoni de La Rustica sono dediti non solo allo spaccio ma anche alle rapine, alle estorsioni e all’usura. Nelle recenti inchieste della direzione distrettuale antimafia è emerso che, negli ultimi anni, le piazze di spaccio della Capitale sono ormai interconnesse tra loro. 


Il fortino della droga di San Basilio ha forti legami ed alleanze con la malavita de La Rustica, dove si sono stabilite delle alleanze dopo i matrimoni tra appartenenti a varie famiglie di ciascuno dei due quartieri. A luglio scorso i poliziotti del distretto di polizia di Primavalle sventarono un agguato armato sequestrando due pistole con i proiettili in via di Torrevecchia ad Alessio Immordino e Alessandro Damiani di 36 anni, entrambi del Tuscolano.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Settembre 2021, 09:13
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