Roma, a Monti rubate 20 pietre d'inciampo in memoria degli ebrei deportati. La procura: «Furto aggravato da razzismo»

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di Raffaella Troili
Venti pietre d'inciampo in memoria degli ebrei deportati nei campi di sterminio sono scomparse in via Madonna dei Monti a Roma. Le pietre rubate, dedicate a 20 membri della famiglia Di Consiglio, erano state installate il 9 gennaio del 2012.
 
 


«Gravissimo a Monti che continua a essere terra di nessuno: furto nella notte a Via Madonna dei Monti, asportate le pietre d'inciampo poste in memoria di chi viveva in quel palazzo, e fu deportato nei campi di sterminio....un furto aberrante e incomprensibile...», ha scritto su Facebook la consigliera del I Municipio, Nathalie Naim, raccogliendo la segnalazione di una residente.

E ricordando il degrado crescente nel rione
«locali sempre più affollati e senza controllo». Sulla bacheca altri hanno aggiunto: «Un furto fascista», altri hanno commentato «solo un atto vandalico, visto che sono opere d'arte, il rione è pieno di gente che viene qui a bere e drogarsi». Naim sottolinea come il rione sia da tempo vittima di furti: «Dopo aver bevuto si portano a casa un souvenir, che sia una pietra d'inciampo o un pezzo di monumento. E comunque i muri di MOnti sono pieni di scritte antisemite».

LA PROCURA Furto aggravato dall'odio razziale. Il reato con cui la Procura di Roma ha aperto un fascicolo in relazione alle 20 «pietre d'inciampo» in memoria degli ebrei deportati, rubate la notte scorsa in via Madonna dei Monti 82. Il procedimento è coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale che ha delegato i carabinieri a svolgere le indagini.

FICO: OLTRAGGIO ANTISEMITA «Il furto delle pietre di inciampo poste in ricordo delle vittime della Shoah è un atto grave.
Un oltraggio antisemita. La memoria è e resterà sempre una risorsa civile della nostra società». Lo scrive su twitter il presidente della Camera, Roberto Fico.

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Dicembre 2018, 17:48
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