Roma, piazza Cairoli battaglia dei residenti: «Ci riprendiamo la nostra area»

Roma, piazza Cairoli battaglia dei residenti: «Ci riprendiamo la nostra area»

di Valentina Conti
“Save il giardino di piazza Cairoli”: l’avviso campeggia all’entrata. Ai piedi della statua di Federico Seismit Doda in poltrona, qualcuno ha lasciato l’insegna staccata di una bancarella dove si legge “Si infilano perle”. I cancelli sono rotti, i bandi adesivi delimitano le inferriate di ingresso. I cestini debordano di rifiuti, in terra un porcile, sacchi di immondizia persino sulle panchine inghiottite dall’erba alta, dove continuano a crescere fiori, le alberature non potate, pericolose, lambiscono i marciapiedi sconquassati tutt’intorno.
Poi, un gabbiotto chiuso, indumenti e avanzi di cibo che si protraggono per tutta l’area, bivacchi, odore nauseabondo, bottiglie di birra, siepi nel dimenticatoio. Abbiamo dubbi se pure le infilatrici di perle possano fare affari in mezzo a tanto degrado. Il giardino nel rione Regola, a due passi da piazza Campo de’ Fiori, è stato restaurato due anni fa. Ed eccolo oggi immerso nell’incuria, quasi inagibile, con i pochi anziani che per trovare una seduta degna di tale nome devono scavalcare gli arbusti. I residenti del centro storico non si rassegnano, vogliono riprenderselo ad ogni costo. Si sono attrezzati con guanti, innaffiatori, cesoie e buona volontà. Domani, alle 17, è stata lanciata l’operazione “Retake”.
Pulizia e giardinaggio tutti insieme, bambini compresi, coordinati dal Vivaio Formiche Verdi, per riappropriarsi della zona green finita in un vicolo cieco, residenza fissa di sbandati e ubriachi. Ci sarà anche la minisindaca del centro storico, Sabrina Alfonsi. «La manutenzione è in capo al Comune di Roma, al Servizio giardini. Ma è troppo che queste aree del centro, come il giardino di piazza Cairoli, versano in situazioni pietose. Segnalazioni su segnalazioni, denunce agli organi preposti e la condizione non cambia di una virgola», dice la consigliera municipale Pd, Alessandra Sermoneta. Da qui, la proposta: «Chiediamo che l’area venga affidata al I Municipio, che la sua manutenzione passi in ambito municipale». In linea con altrettanti giardini o giù di lì da troppo in abbandono, come avanzato dall’assessore municipale all’Ambiente, Anna Vincenzoni. Da qualche parte si dovrà pur cominciare.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Luglio 2018, 06:20
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