Roma, morì dopo un intervento all'utero: ora la Regione Lazio sospende la Clinica "Santa Famiglia". Partorienti trasferite

Roma, morì dopo un intervento all'utero: ora la Regione Lazio sospende la Clinica "Santa Famiglia". Partorienti trasferite

di Lorena Loiacono

Sospesa l’autorizzazione sanitaria, alla Clinica “Santa Famiglia” di via dei Gracchi non si può più partorire: “Fin quando – spiegano dalla direzione della programmazione sanitaria della Regione Lazio - non si ristabiliscono le condizioni di sicurezza». Tutto fermo, quindi, con le sale parto bloccate nella clinica in zona Prati. La struttura è nota per il suo reparto di ostetricia, dove ogni anno nascono migliaia di bambini: dal 1 gennaio ad oggi, infatti, ne sono venuti al mondo 2mila, come indica il contatore della struttura privata accreditata con il servizio sanitario. 
Ma adesso è stato tutto sospeso: la Regione Lazio ha deciso di sospendere la convenzione in seguito alla morte di una giovane donna, originaria di Salerno, avvenuta nel maggio scorso. Maria Grazia Di Domenico, 27 anni, aveva scelto la “Santa Famiglia” per un’operazione cosiddetta “di routine” che spesso si svolge anche in day hospital: una conizzazione cervicale dell’utero. Ma, dopo l’operazione, Maria Grazia ha iniziato a stare male, ha avvertito forti dolori e vomito ed è stato così necessario un trasferimento d’urgenza: prima è stata portata all’ospedale San Pietro e poi al policlinico Gemelli, per essere operata. Intervento risultato inutile: la donna è entrata in coma ed è morta dopo tre giorni. Una tragedia enorme, per la famiglia di questa giovane donna che aveva deciso di operarsi poco prima di sposarsi, per poter poi provare ad avere una gravidanza.
La famiglia ha denunciato l’accaduto e la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Adesso, dopo l’ispezione del Ministero della salute, è arrivata la decisione della Asl Rm 1 per la sospensione dell’autorizzazione e dell’accreditamento alla casa di cura Santa Famiglia di Roma. 
La Asl capitolina sta ora avviando un’unità di crisi per spostare le partorienti su altre strutture: si parte da quelle più vicine, sempre della Roma 1, con letti disponibili e comunque in accordo con le donne che avevano scelto la “Santa Famiglia”.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Dicembre 2021, 08:17
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