Nettuno, boss ferito in casa dai sicari insieme al figlio: trascorsi 20 minuti tra spari e soccorsi

Ancora grave il figlio 15enne di Antonello Francavill

Nettuno, boss ferito in casa dai sicari insieme al figlio: trascorsi 20 minuti tra spari e soccorsi

di Emilio Orlando

Dall’agguato sanguinario alla telefonata per invocare i soccorsi sono passati quasi venti minuti. Un arco temporale particolarmente lungo se si considera che per terra, privi di conoscenza e crivellati di proiettili, c’erano il boss foggiano Antonello Francavilla e il figlio Mario di 15 anni. Feriti in modo grave. 

Padre e figlio di 16 anni feriti a colpi di pistola: il ragazzo è grave. Il papà è un boss della mafia foggiana

 


Cosa sia successo in quel lunghissimo interveallo è ora al vaglio dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia, che stanno indagando sul duplice tentato omicidio di Nettuno dove sono rimasti feriti da otto colpi di pistola Antonello e Mario Francavilla. Quest’ultimo è ricoverato in gravi condizioni al policlinico Gemelli, dove è stato sottoposto a due interventi chirurgici al cervello e al torace. 


Secondo l’ipotesi investigativa, prima dell’arrivo delle Volanti e delle autoambulanze, nell’abitazione c’è stato un via vai di persone che entravano e uscivano come se portassero via qualcosa. 


Infatti la prima telefonata al 112, traslata poi al 118, risulta effettuata alle 12:32 ma non dalle vittime dell’esecuzione.

Infatti 43enne originario di Foggia (agli arresti domiciliari a Nettuno), prima di accasciarsi a terra e perdere conoscenza avrebbe telefonato a una conoscente con la voce tremolante: “Chiama qualcuno, hanno provato ad ammazzarci”, sembra siamo state le poche parole. A comporre il numero d’emergenza, secondo al ricostruzione della Polizia, sarebbe stata un’amica di famiglia che abita vicino al villino di via Greccio dove il commando armato ha fatto irruzione mercoledì scorso per portare a termine la missione di morte. 


Un raid armato, quello contro i Francavilla padre e figlio, che ha ancora diversi punti oscuri. Primo fra tutti il motivo per cui il boss stesse scontando i domiciliari sul litorale romano invece che in Puglia. Un altro aspetto da chiarire è quello legato al mezzo di fuga utilizzato dal commando armato per raggiungere la dimora del capo indiscusso del clan Francavilla-Sinesi, da anni ormai in guerra con le famiglie rivali dei Moretti-Pellegrino-Lanza.


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Marzo 2022, 10:10
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