Roma, negozi in bolletta: serrande abbassate 30 minuti prima dell'orario di chiusura e vetrine spente fino a Natale

Roma, negozi in bolletta: serrande abbassate 30 minuti prima dell'orario di chiusura e vetrine spente fino a Natale

di Lorena Loiacono

Aria condizionata al minimo, addirittura spenta se in negozio la clientela è limitata a poche unità. Luci più fioche in vetrina e serrande abbassate prima (30 minuti) del solito orario di chiusura: tutti i giorni fino al prossimo periodo di vendite natalizie. 
FORNI, FRIGO, CONDIZIONATORI. Le bollette di luce e gas fanno tremare i polsi alle famiglie romane e lo stesso accade ai titolari di negozi e locali come bar e ristoranti, pizzerie a taglio e gelaterie, dove la somministrazione di cibi freschi prevede costi energetici elevati. Ci sono infatti forni, cucine, frigoriferi, macchinari per la preparazione del cibo e condizionatori da tenere accesi. Ma, se i costi si impennano, salta tutto. 
A Roma un’attività su 3 - solo in questi primissimi giorni di settembre - sta mettendo in atto misure di contenimento delle spese e, da qui ai prossimi mesi, il numero crescerà. 
Quali sono? Dalle associazione degli esercenti arriva una sorta di vademecum adottato dai negozianti per evitare che i costi ricadano poi sullo scontrino al cliente. In un momento in cui il negozio, come un bar o una pasticceria, è poco affollato l’aria condizionata viene spenta. I frigoriferi mezzi vuoti si accorpano e se ne tiene spento uno, dove possibile. Lo stesso vale per le luci: molti stanno decidendo di spegnere le vetrine o le insegne non più a mezzanotte, come era abitudine pertanto negozi, ma al momento della chiusura.
LUCI BASSE. Un impatto non di poco conto in città dove le vetrine accese fanno parte, in tutto e per tutto, della luce messa a disposizione dei cittadini. «Purtroppo sono palliativi - tuona Confesercenti - il risparmio non è elevato. Chiediamo un intervento forte da parte del Governo per calmierare i costi di elettricità e gas». Oltre ai costi che crescono, sulle casse dei negozi peserà anche il fatto che le famiglie romane, sempre più in difficoltà, saranno attente a spendere: per l’autunno, infatti, ci si aspetta un calo del 10% dei consumi. 
E proprio nei prossimi mesi, da qui fino al periodo prenatalizio, le misure di contenimento dei costi potrebbero elevarsi, a tappeto in tutta Roma, chiudendo i negozi mezz’ora prima del solito orario, soprattutto nella chiusura serale.

Per i locali dove si mangia, dove il settore del fresco è fondamentale, le bollette sono triplicate: un ristorante medio, ad esempio, è passato da 3mila a 8-10mila euro. Nei negozi come abbigliamento e calzature si stima un raddoppio dei costi.


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Settembre 2022, 08:00
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