Roma, mistero svelato: ecco cosa si nasconde dietro ai cartelloni "cercasi scambisti"

Roma, mistero svelato: ecco cosa si nasconde dietro ai cartelloni "cercasi scambisti"
Svelata, finalmente, la misteriosa campagna teaser “Cercasi scambisti”, che dal 10 al 23 giugno ha tappezzato ogni angolo di Roma con cartelloni “pop” dai colori sgargianti monopolizzati dall'insolito slogan, provocatorio quanto criptico. Una campagna di comunicazione riuscita in pochi giorni a diventare virale sul web. In verità dietro l’annuncio che lasciava immaginare serate bollenti c’è il lancio di Popmove, il primo Social Mobility Network, una community certificata e garantita in cui è possibile trovare un’auto quando se ne ha bisogno e condividere la propria quando non la si usa. Uno scambio di auto quindi e non di…coppia.
Un nuovo modello di mobilità destinato a chi  ha bisogno di una vettura per poche ore o per spostamenti più lunghi, che potranno trovare esattamente quella che cercano pagando solo per l’uso che ne fanno e ai titolari di un contratto di noleggio a lungo termine Popgo, che potranno mettere a disposizione la propria auto sulla piattaforma Popmove risparmiano sulla rata mensile. Popmove è stato pensato anche per creare una nuova formula di mobilità tra piccole comunità di prossimità: l’opportunità, in questo caso, è quella di abilitare la condivisione di un’auto tra gruppi di amici, vicini di casa, colleghi di lavoro. Oppure tra piccole attività commerciali e i loro clienti e tra enti pubblici o privati che vogliono regalare un modello nuovo di muoversi al pubblico.
“Popmove – ha dichiarato Alberto Cassone, presidente di Hurry e amministratore delegato della startup - lancia una nuova sfida nel segmento della mobilità, cambiando gli schemi delle tradizionali forme di condivisione. È una community di persone e mezzi regolata da una piattaforma certificata e garantita che non aggiunge auto ma ottimizza il parco esistente, migliorandolo. Questo permetterà a chi vi aderisce di scegliere di prendere un’auto e usarla, di non usarla e guadagnarci o addirittura di non acquistarla affatto.
Il nuovo servizio parte da Roma per estendersi gradualmente a tutte le città italiane. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Giugno 2019, 17:08
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