Roma, mezzo dell'Ama investe e uccide un uomo sulle strisce pedonali. L'autista è indagato per omicidio stradale

Roma, mezzo dell'Ama investe e uccide un uomo sulle strisce pedonali. L'autista è indagato per omicidio stradale
Roma, mezzo dell'Ama investe un pedone: l'uomo è morto. Un pedone è stato investito questa mattina attorno alle 9:30 da un mezzo Ama in via Casilina 1814 all'altezza di Finocchio a Roma. Sul posto gli agenti della polizia locale. Il pedone è rimasto ferito gravemente ed è stato trasportato al Policlinico Tor Vergata dove è stato dichiarato morto. La vittima aveva 84 anni. Il conducente del mezzo Ama è indagato per omicidio stradale. Si tratta di un italiano di 35 anni che si è fermato a prestare soccorso e che sarà sottoposto agli accertamenti di rito. 
 
 


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L'uomo investito sembra stesse attraversando sulle strisce pedonali. È quanto emergerebbe dalle prime testimonianze. Alcuni testimoni avrebbero raccontato che il mezzo si era fermato per far attraversare un gruppo di pedoni e nella ripartenza avrebbe investito l'anziano. Sotto shock l'autista. 

CODACONS: «ROMA È SEMPRE PIÙ UNA GIUNGLA STRADALE»
«Roma è sempre più una 'giungla stradale', dove ogni giorno i pedoni rischiano la vita e dove aumenta il numero di cittadini uccisi mentre attraversano la strada». Lo afferma, in una nota, il Codacons, commentando l'incidente avvenuto oggi sulla Casilina, dove un anziano è stato investito da un mezzo Ama. «Tra buche stradali, strisce pedonali invisibili, tassisti che prendono a pugni i propri clienti e mancato rispetto delle regole del Codice della strada, a Roma regna il far west - afferma il presidente Carlo Rienzi - Al di là delle dinamiche e delle responsabilità dell'incidente odierno, i dati sulla sicurezza stradale della capitale sono allarmanti: il 2018 si è chiuso con un bilancio tragico di 143 morti a Roma, di cui oltre un terzo (57 vittime) sono proprio pedoni. Un trend negativo che prosegue anche nel 2019, con un incremento di incidenti, feriti e morti rispetto agli anni passati». «Alla base di tale situazione vi è la totale assenza di controlli sulle strade, che porta ad una sistematica violazione delle norme con conseguenze negative sulla sicurezza, di cui fanno le spese soprattutto i pedoni - prosegue Rienzi - Proprio in favore della legalità sulle strade della capitale, abbiamo deciso di intervenire nel giudizio al Tar promosso dal tassista sospeso nei giorni scorsi dopo aver malmenato un proprio cliente, affinchè la licenza sia revocata a vita e non possa più tornare ad operare sulle strade di Roma»
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Dicembre 2019, 08:23
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