Roma, rivolta degi abitanti: «Noi ostaggi del mercato del sesso tra degrado, oscenità e tanta paura. Ogni notte è un inferno, nessuno interviene»

Roma, rivolta degi abitanti: «Noi ostaggi del mercato del sesso tra degrado, oscenità e tanta paura. Ogni notte è un inferno, nessuno interviene»

di Enrico Chillè

Hanno paura, tanto che fotografano dalle serrande chiuse dei balconi il degrado urbano causato dalla sempre più ossessiva presenza delle “schiave del sesso”. Chattano su Whatsapp, si scambiano foto e video praticamente a luci rosse, inveiscono contro le istituzioni locali che - a loro dire - li hanno abbandonati. 


Alla fine, una denuncia è arrivata anche a Leggo. Viale Palmiro Togliatti, uno dei regni dove spopola il mercato del sesso a pagamento. E a cielo aperto. Le zone di Centocelle e dell’Alessandrino totalmente coinvolte, anche in altri problemi più o meno diretta conseguenza dell’attività delle schiave del sesso: dalle risse per la spartizione del territorio agli incontri tra spacciatori e clienti, dalle auto dei residenti danneggiate ai cassonetti bruciati. Senza contare i danni causati all’acquedotto Alessandrino, quasi 1800 anni di storia, dove ogni sera dalle 23, i marciapiedi iniziano a riempirsi di donne e transessuali, quasi tutte del Sud America, alla ricerca di clienti. «Abbiamo fatto tanti esposti e raccolte di firme, ma senza risultati - dicono i più arrabbiati tra i residenti e commercianti -.

Se arrivano le forze dell’ordine, le donne e i trans costretti a vndere il loro corpo spariscono ma tornano subito dopo. E anche quando fermano queste ragazzine di 18-20 anni, le conseguenz sono minime: in gran parte si tratta di straniere, quasi sempre senza documenti».

 


Nel giugno 2019, esponenti locali e romani della Lega si erano occupati del caso, ma la loro interrogazione era caduta nel vuoto. «Questi sono quartieri popolari, abitati da brave persone che non meritano di vivere nel terrore. Basta affacciarsi dai balconi o rientrare tardi la sera per vedere spettacoli osceni, ci sono famiglie coi bambini che devono subìre tutto questo. Qui abitano lavoratori onesti, operai e impiegati, che hanno fatto sacrifici soprattutto per comprare una casa». 


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Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Ottobre 2020, 13:17
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