Roma, chiude la camiceria e cuce mascherine per chi ne ha bisogno: «Sono introvabili, io le distribuisco gratis»

Roma, chiude la camiceria e cuce mascherine per chi ne ha bisogno: «Sono introvabili, io le distribuisco gratis»

di Silvia Natella
Ai tempi del coronavirus l’esperienza di ognuno può essere messa al servizio della comunità. Lo sa bene Marco Giannetti, che dopo aver chiuso la sua camiceria in zona Monteverde, a Roma, si è trincerato nel suo laboratorio per cucire mascherine, oggetti introvabili e sempre più preziosi. Fa quello che può per andare incontro alle esigenze dei suoi clienti e delle tante persone anziane che ne hanno bisogno. E tutto gratuitamente. 
 
 

«Cerco di dare il mio contributo e di proteggere chi non può fare la fila in farmacia o non ha i soldi per acquistare una mascherina», racconta a Leggo. La sua idea è nata come reazione all’incremento dei prezzi: «Ho toccato con mano quanto in certe occasioni la gente speculi su qualcosa che deve essere dato gratis. Sono andato ad acquistare la mascherina in una farmacia che le vende notoriamente a 60 centesimi. Oggi, in piena emergenza ogni pezzo costa 15 euro ed è ‘usa e getta’».

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Da allora ha pensato di mettere al servizio degli altri, soprattutto di chi non può permetterselo, le sue competenze e il lavoro artigianale di una vita: «Facciamo camicie da 15 anni, anche per personaggi abbastanza famosi. Abbiamo una certa credibilità. Mercoledì ho mandato a casa tutti quelli che lavorano con me e mi sono messo a fare mascherine. Ne avrò fatte circa 150. Mi chiamano ogni giorno. Chi può ed è della zona se le viene a prendere autonomamente oppure le spedisco io».


In alcuni casi le porta lui direttamente attraversando tutta Roma. Non chiede nulla in cambio e paga il materiale di tasca sua: «Non mi costa niente, non fallirò certo comprando fili e tessuto. Tra i miei clienti, invece, ci sono molti tassisti che in questa situazione guadagnano dieci euro al giorno». 
Fondamentale è il passaparola, ma Marco riesce a mettersi in contatto con potenziali clienti anche attraverso i suoi canali social, Facebook e Instagram. «Grazie a Dio - continua - sto aiutando tanta gente e in molti possono fare riferimento a me, però se qualcuno me ne chiede 15 gliene faccio cinque perché bisogna darle un po’ a tutti».  

Fantasie tricolore, ma anche motivi burberry e tartan, nel realizzarle Marco ricorre a tutta la sua arte e creatività. E sono belle oltre che utili e 'su misura': «Le faccio colorate perché così almeno danno un po’ di colore in questo periodo grigio e non ci ho dormito la notte per pensare a come farle. Sono lavabili, metto in mezzo ai due strati di cotone della lana filtrante e si disinfettano staccando semplicemente un bottone. Finché dura il materiale io le faccio, quando finirà cercherò di trovare un’alternativa. Saranno sempre meglio di una monouso a 15 euro. Speriamo di uscirne presto, siamo un Paese forte». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Marzo 2020, 19:17
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