Il Covid torna a bloccare la sanità romana. Il numero dei contagi decresce lievemente in modo quasi impercettibile (ieri i casi sono stati 36 in meno rispetto al giorno precedente) e a Roma il sistema sanitario è ancora sotto stress. Le ambulanze restano bloccate con i pazienti isolati a bordo nei piazzali dei pronto soccorso. Così la soluzione trovata dal 118 è quella di chiedere aiuto all'Esercito.
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Una soluzione drastica sopperire, almeno temporaneamente, la carenza di ambulanze. Un aiuto da parte dell'esercito per chiedere le ambulanze militari e cercare così di risolvere il problema dei mezzi di soccorso bloccati nei pronto soccorso per ore.
Attese lunghissime, a volte attorno alle 6/7 ore, e decine di mezzi bloccati: come riporta Il Messaggero, alle sette di ieri mattina, orario di fine del turno di notte, c'erano ancora 105 chiamate in attesa e 45 ambulanze bloccate. Subito dopo pranzo si stava a 37 mezzi fermi in coda ai pronto soccorso e 75 chiamate in attesa. Rispetto, però, ai numeri delle ultime 48 ore - fino a 128 chiamate in attesa e 47 mezzi fermi - si registra un piccolo miglioramento che, però, in Regione non considerano sufficiente. Per cui è partita la ricerca di ulteriori mezzi da utilizzare.
PRONTO SOCCORSO AL COLLASSO
I pronto soccorso sono al collasso a causa della nuova impennata del Covid, ma non solo. Il caldo asfissiante e gli incendi delle ultime ore hanno incrementato il lavoro negli ospedali e il sistema sanitario è in tilt. Arriva il piano di emergenza di Regione e Ares 118: intanto è partita la discussione con i sindacati per raddoppiare la durata dei turni di servizio degli equipaggi, da 12 a 24 ore.
Poi, è partita la richiesta all'esercito per disporre anche delle ambulanze militari. In più, analoga richiesta è partita anche diretta alle società di ambulanze private. Solo che ci sono da risolvere un bel po' di problemi legati alla presenza a bordo degli infermieri. Un infermiere è il responsabile della dotazione generale del mezzo, sia farmaci che strumenti. Quando inizia il turno deve completare il controllo di tutto ciò che è a bordo dell'ambulanza e lo stesso quando smonta di servizio, passando poi la lista al sostituto. E, proprio perché ne è responsabile, un infermiere non può lasciare incustodita l'ambulanza su cui presta servizio. Solo che di infermieri liberi non se ne trovano più.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Luglio 2022, 15:34
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