Roma, “Le Serre by Vivi” inaugura la sua prima stagione estiva: tra le novità il picnic chic, lo yoga, il sushi e i cocktail ispirati alle donne

Roma, “Le Serre by Vivi” inaugura la sua prima stagione estiva: tra le novità il picnic chic, lo yoga, il sushi e i cocktail ispirati alle donne

di Sabrina Quartieri

Se la giornata è bella, ci si riversa nel colorato giardino tra magnolie, ortensie, rose e fiori di campo. Un “garden” arredato con tavolini vintage e insolite sedie in fili di pesca o in fibra di resina che arrivano da una designer francese che vive in Marocco. Se invece fuori diluvia, ci si rifugia nello spazio interno che tra mise en place, lampade in juta, banconi recuperati da cartolerie cadute in rovina e vasetti di vetro, strizza l’occhio a un romantico vivaio inglese di Richmond che ha creato nelle sue serre un ristorante divenuto di tendenza.

«Chi c’è stato lo riconosce fin dal primo istante», racconta Daniela Gazzini, parlando di “Petersham Nurseries” che ha ispirato negli arredi sotto la supervisione dell’architetto Andrea Magnaghi, lei e l’altra titolare Cristina Cattaneo che lo scorso anno a ottobre, in piena pandemia, hanno inaugurato a Roma “Le Serre by Vivi”. Uno spazio enogastronomico che nasce dalle ceneri di un vivaio abbandonato del quartiere Monte Mario e che, fin dalla sua apertura, ha registrato il pienone di presenze, a partire dai residenti del quartiere. «In fascia gialla, quando le temperature erano ancora invernali, facevamo fatica ad avere i tavolini fuori liberi. I nostri clienti sono continuati a venire nonostante il freddo, anche se c’era l’obbligo di stare all’aperto», racconta Daniela.

 

Non difficile da credere, considerando che da ogni angolo del locale sprizza stile, oltre che una gradevolissima fragranza di zagara, il fiore che più di ogni altro evoca gli agrumi della nostra Sicilia.

Quella alle porte è la prima stagione estiva de “Le Serre by Vivi” e, per valorizzarla al meglio, sono tante le novità ai blocchi di partenza, proprio grazie all’estro delle due titolari, alla continua ricerca di idee per rendere unico il posto che hanno creato dopo un viaggio in giro per l’Europa nei panni di due “Thelma e Louise” del mondo reale, a caccia di complementi di arredo chic nei migliori mercatini di modernariato. Il contesto è sempre lo stesso: un giardino colorato impreziosito da carovane color pastello al posto dei classici banconi del bar, fiori e alberi di magnolia, ma anche delle serre di vetro di grandi dimensioni ben coibentate per renderle adatte a tutte le stagioni. 

Sono loro a tornare protagonisti a pieno ritmo per un progetto culinario che è davvero all’insegna dell’healthy food, a base di prodotti biologici e stagionali, e di ricette salutari ma gustose, per fare anche il giro del mondo attraverso i sapori. Tutto questo in omaggio, forse, alla vita passata di Daniela, divisa tra l’infanzia in Australia e l’adolescenza in Indonesia, insieme a una mamma assoluta pioniera del format oggi blasonato dei boutique hotel. Una donna visionaria che nel tempo si è specializzata in hotel di lusso estremo ma in posti remoti.

A chi tornerà a immergersi nell’atmosfera informale e bucolica dell’oasi urbana di Monte Mario, le due imprenditrici e titolari del brand “Vivi” danno il bentornato annunciando le “new entry”: «Siamo felici di aver ripreso le attività a pieno ritmo. A “Le Serre by Vivi”, dove il giardino è splendido e fiorito, abbiamo tante novità per questa prima stagione estiva del locale. La voglia di accogliere i clienti e far vivere loro il piacere di essere serviti è fortissima e siamo ripartite con tanto entusiasmo e tante idee. Ci motiva molto vedere tutti raggianti e felici di stare insieme ai loro amici». 

Ecco allora che per la bella stagione romana timidamente già iniziata, si potrà provare il risveglio detox all’insegna dello yoga: ogni mattina dal martedì alla domenica (alle ore 9 fino al venerdì, dalle ore 10 durante il weekend) sul prato delle Magnolie si organizzano sessioni di yoga di un’ora con un insegnante. Le lezioni sono adatte a tutti, dai principianti ai praticanti esperti e costano 18 euro. E dopo aver tenuto le posizioni (dette anche asana), ci si rilassa con una tisana detox, per iniziare la giornata all’insegna del benessere. Un’altra “new entry” dell’insegna di via Decio Filipponi 1, disponibile però solo a partire da martedì 15 giugno, è il viaggio tra i sapori del Sol Levante nel nuovo Sushi Garden: a “Le Serre by Vivi” arriva infatti il sushi  di “Junsei”, delicato e di altissima qualità.

All’interno del locale un bancone a vista mostra gli chef al lavoro. 

Ancora: il prato de “Le Serre” prima di pranzo torna protagonista per il raffinato “Chicnic”. L’appuntamento è dal martedì alla domenica, tra le ore 12 e le 15. Sul soffice manto erboso si stende il telo, si apre il cestino e si imbandisce il tavolino (tutto fornito da “Vivi”) per godersi un picnic chic (lo “ChicNic”) scegliendo tra tre opzioni di menu: “Virtuoso” con guacamole, sashimi di salmone e macarons; “Plant-Based” con guacamole, hamburger plant-based e tortino di carota e mandorle e “Vizioso” con hummus, hamburger di carne biologica e brownies (30 euro a persona, bevande escluse). Poi, all’ombra degli alberi di magnolia, si sonnecchia su un morbido cuscino. 

Al tramonto, invece, c’è l’“AperiNic”: ogni sera si sorseggia un calice di una buona bottiglia di vino, contenuta in un goloso cestino all’insegna di alcuni tra i piatti più iconici del Pianeta, dall’India al Giappone fino al Messico. Nella box non mancano infatti i samosa vegetariani, la tempura di verdure o gamberi e il guacamole con nachos croccanti (50 euro per due persone). Da “Le Serre by Vivi” arrivano anche i nuovi cocktail, più freschi in vista dell’estate, ma soprattutto ispirati alle donne che hanno lasciato il segno.

Li ha ideati Sara Paternesi, Head Bartender di “ViVi”, che spiega: «La drink list “Thirsty Women - Botanical Cocktails inspired by Iconic Women” racconta le storie di alcune grandi figure femminili del nostro passato e del nostro presente, che hanno tentato di lasciare un mondo migliore di quello che hanno trovato. Si tratta di scienziate, artiste, icone pop, aviatrici, attiviste politiche, ecologiste, stiliste e persino pirate», conclude Sara. Tra i cocktail che già sono diventati il “must” da ordinare, a meno che non si voglia optare per un miscelato privo di alcol, gli ormai celebri mocktail, ci sono gli iconici “Lady D”, “Frida Kahlo” e “Amelia Earhart”: il primo, in omaggio alla principessa del Galles che il prossimo primo luglio avrebbe compiuto 60 anni, è ideale all’ora del brunch, per la sua bassa gradazione alcolica. E’ un drink elegante e raffinato, dai sapori delicati ma decisi, agrumato con sentori di bergamotto (che richiama un po’ l’Earl Grey per evocare l’amato rituale del tè inglese). E’ a base di Rosolio di Bergamotto Italicus, Liquore ai fiori di Sambuco Giffard e tonica allo yuzu, il mandarino cinese. «Ho pensato a Lady Diana per il suo impegno nella lotta all’Aids. Ha sdoganato tabù e paure sul tema», spiega la barlady. Il “Frida Kahlo” è invece adatto per un aperitivo.

Si tratta di un long drink speziato e piccante, a base di Mezcal (un distillato messicano per le origini dell’artista), Campari e Vermouth Carpano Antica Formula, con purea di passion fruit, tabasco e ginger beer (bevanda sodata allo zenzero). Nel complesso fresco, il mix tra un Negroni e un drink tropicale va sorseggiato tra un guacamole e una tempura di gamberi. «Frida non è stata solo una pittrice, ma è diventata un’icona pop mettendo in scena nella sua arte la sua vita privata e sublimando le enormi sofferenze vissute, trasformandole in arte e passione per la vita», racconta Sara. Poi c’è “Amelia Earhart”, pensato per accompagnare i piatti durante la cena. La gradazione alcolica è più sostenuta e vanta una importante parte citrica che si sposa bene con i piatti di pesce di “Le Serre by ViVi”. Il drink è una variazione sul Gimlet (a base di gin e cordiale al lime) con infusione di Butterfly Pea Tea per dare un tocco floreale e botanico al cocktail. Elegante e sofisticato, ma grintoso e deciso, è lui a incarnare al meglio la personalità di Amelia Earhart, la prima aviatrice donna che decise che il cielo non era cosa solo da uomini. I cocktail sono pensati per accompagnare le proposte culinarie, dalle Poké Bowls bio all’“Oeuf pochè” bio e a km zero, fino a i Burger 100% manzo bio italiano, solo a base di prodotti d’eccellenza. A garantirlo è la cura nella ricerca dei fornitori, come per la bufala che arriva solo dalla casertana “La Regina dei Mazzoni”; o ancora per le uova, che sono qulle bio di Arianna Vulpiani. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Giugno 2021, 22:59
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