Giammaria, presidente Confesercenti Roma e Lazio: «Dopo la batosta del Covid, rischiano altri 10mila negozi»

Giammaria, presidente Confesercenti Roma e Lazio: «Dopo la batosta del Covid, rischiano altri 10mila negozi»

di Lorena Loiacono

Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma e Lazio: cosa sta accadendo in questo periodo così brutto per le imprese di Roma e del Lazio? 
«Subito dopo la gigantesca crisi dovuta al Covid, ora bisogna affrontare il nodo energetico che si annuncia anche peggiore per gli effetti sociali ed economici. Così quelle attività che sono sopravvissute alla pandemia, tra le macerie, devono vedersela con un aumento vertiginoso dei costi. In pratica, la ripresa non c’è mai stata». 
Con il Covid cosa è andato già perduto? 
«Tantissimo, qualcosa come 6mila attività hanno definitivamente chiuso i battenti solo a Roma. Sono tanti infatti i locali che non riapriranno. E venivamo già da un periodo di crisi dove la conta dei danni era elevata».
A quanto ammontano i danni maturati tra Covid e crisi energetica?
«Basta guardarsi intorno, dalla periferia al Centro: a via Frattina sono 10-15 i negozi chiusi, a via Nazionale circa 45 senza contare le vie limitrofe. Oggi in tutto ci sono 12mila locali vuoti, sfitti. Sono tutte attività che hanno chiuso: Roma è piena di serrande abbassate.. Ora ne rischiamo altrettante». 
Sono le prime stime...
«Sì, Confesercenti ha stimato qualcosa come 80-100mila chiusure in tutta Italia.

Il 10% riguarda proprio il nostro territorio: quindi 8-10mila negozi in bilico. È evidente che non possiamo permetterci che accada». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Settembre 2022, 09:27
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