Sferrò uno schiaffo mortale a un 62enne per futili motivi: 29enne catturato dopo 18 mesi

Sferrò uno schiaffo mortale a un 62enne per futili motivi: 29enne catturato dopo 18 mesi

di Emilio Orlando

Uno schiaffo ricevuto in pieno viso, la perdita di equilibrio e una spinta violenta che lo fece cadere pesantemente per terra. 
Il 62enne Giancarlo Masala battè la testa su uno spigolo del marciapiede: un impatto praticamente fatale, perché l’uomo è morto dopo una lunghissima agonia. Uno stato di coma durato un anno e mezzo. 
La brutale aggressione avvenne davanti ad un adolescente di 13 anni che stava su un’altalena e che vide anche l’aggressore fuggire. Tuttavia a nulla valsero gli appelli della moglie dell’operaio, che abitava in via Giacomo Del Duca, nel quartiere periferico della Rustica, noto alle cronache per vicende legate alla “vecchia scuola” della criminalità romana. Infatti sulla vicenda, nonostante diversi testimoni oculari avessero assistito al pestaggio, è sceso il più totale velo di omertà. 
Ieri mattina, il colpo di scena. Dopo una lunga indagine, i carabinieri della compagnia di Montesacro hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare a Francesco Novaldi. Il 29enne, considerato dagli investigatori come l’unico aggressore, è accusato di omicidio preterintenzionale. Nel dispositivo emesso dal giudice per le indagini preliminari, vengono riassunte tutte le fasi della vicenda finora senza un colpevole: da quando l’operaio venne trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Sandro Pertini” e ricoverato con una grave emorragia cerebrale che lo costrinse a rimanere in un lunghissimo stato comatoso, fino al giorno del decesso avvenuto il 17 ottobre 2021 a causa di un peggioramento delle condizioni cliniche. 
«Non posso perdonare», è stata la reazione della moglie di Masala dopo aver appreso dell’arresto. 
Il movente, secondo quanto è emerso dalle indagini, sembra essere stato quello di un risentimento di Novaldi perché Masala si era rifiutato di “fare la guardia” ad una macchina di lusso che l’assassino aveva parcheggiato nei pressi del luogo dell’aggressione.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Dicembre 2021, 07:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA