Roma, ecco le strade killer dove si muore in auto e in moto: in testa la Cristoforo Colombo. Il 2022 è già l'anno più tragico

Roma, ecco le strade killer dove si muore in auto e in moto: in testa la Cristoforo Colombo. Il 2022 è già l'anno più tragico

di Emilio Orlando

Cattive condotte di guida, come alta velocità e alterato stato di coscienza, ma anche strade killer. Anzi, così pericolose (per scarsa manutenzione, asfalto irregolare, buche profonde e giganti, vegetazione modello savana, segnaletica insufficiente, assenza di autovelox) che oramai il bollettino di morti e feriti si aggiorna tragicamente a un ritmo impressionante. 
Un mix di cause e concause che stanno insanguinando la Città Eterna dove, in poco meno di 72 ore sono state spezzate quattro vite sull’asfalto. L’ultima quella del 18enne Francesco Valdiserri all’Eur, addirittura falciato mentre era su un marciapiede. 
Nella statistica da brivido della Polizia di Roma Capitale, tra le arterie con il maggior numero di incidenti ad esito tragico figura al primo posto la Cristoforo Colombo, considerata la strada a scorrimento veloce più lunga d’Europa e dove ogni anno muoiono almeno 10 persone. 
Circa 30mila le collisioni rilevati ogni anno dagli agenti della Municipale, che mettono in campo anche autovelox e posto di blocco in funzione di prevenzione. 


Il report degli uffici statistici del Comando di via della Consolazione si basa su dati analitici che prendono in considerazione la lunghezza della via e quanti veicoli vi transitano quotidianamente: così l’incidentalità viene calcolata, chiaramente in base al numero dei sinistri. 
Al secondo posto tra le strade più pericolose c’è via Casilina, seguita da Prenestina, Tiburtina, Palmiro Togliatti, Nomentana, Cassia, Appia Nuova e Ostiense. 
Un alto indice di mortalità maggiore riguarda i pedoni, i ciclisti, i conducenti di scooter e moto, quelli a bordo dei monopattini. Secondo l’Istat, a Roma l’indice di mortalità dei pedoni è pari a 3,2 vittime ogni 100 incidenti, quasi cinque volte superiore a quello dei conducenti delle autovetture (che si attesta allo 0,7). 
Per i centauri invece è 2,4 volte superiore, sfiora il 5 per i ciclisti, ed è quasi raddoppiato per coloro che girano in monopattino. 
In primis alta velocità, quindi guida in stato d’ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti, cattiva manutenzione della strade e scarsa visibilità agli incroci coperti dalla vegetazione che cresce incolta, segnali stradali poco visibili: ecco le altre cause fatali di morte sulle strade. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Ottobre 2022, 23:22
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