Clan Casamonica, allarme dell'Antimafia: gli affari illeciti si sono spostati nella provincia romana

Clan Casamonica, allarme dell'Antimafia: gli affari illeciti si sono spostati nella provincia romana

di Emilio Orlando

Oltre cento arresti dei membri del clan e sequestri milionari nella Capitale. Così ora i Casamonica “colonizzano” la provincia di Roma. 
È l’allarme che emerge dopo le ultime inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia sulla presenza di “giovani rampolli” della famiglia sinti più temuta d’Italia all’interno di diversi gruppi criminali. Quarter generale degli affari illeciti non è più il territorio della Romanina o quello del Tuscolano: l’attenzione si è infatti spostati nell’hinterland, dove gli uomini del clan si sentono più a riparo dai radar delle forze di polizia. 
Narcotraffico, usura, estorsioni e riciclaggio in attività commerciali, come ristoranti, bar e concessionarie di automobili intestate a varie “teste di legno”: questi i business che, secondo i magistrati dell’antimafia, i casamonica hanno esportato in provincia. Alcuni degli appartenenti al clan, in base alle informative sulle recenti indagini, si sono trasferiti nei comuni di Palombara, Monterotondo e Fonte Nuova, dove hanno occupato le case popolari e stanno acquisendo il controllo del territorio attraverso il potere intimidatorio.

Sulle “nuove vittime” la parola Casamonica incute ancora molto timore. 


In una recente operazione antidroga condotta dai carabinieri di Monterotondo a Fonte Nuova e coordinata dalla Dda capitolina, tra i nomi degli indagati nell’ordinanza di custodia cautelare figura il nome di Manolo Casamonica, un 31enne appartenente alla famiglia trapiantata a Roma già dagli anni ‘80. Proprio nel Comune di Fonte Nuova, nel quadrilatero di edilizia popolare in via XXIV Maggio, il clan controllava lo spaccio al dettaglio della cocaina. 
Ma con la crisi economica e il caro bollette energetiche, che hanno fiaccato aziende e piccole imprese specie in provincia, i tentacoli dei Casamonica stanno stritolando numerose attività commerciali: persone riconducibili al clan hanno rilevato e acquistato quote societarie, mascherando così i prestiti a strozzo. Dal Comune di Palombara Sabina sarebbero già arrivate segnalazioni in Procura di alcuni commercianti avvicinati (e in alcuni casi minacciati dal clan) per fargli cedere le loro attività storiche.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Novembre 2022, 07:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA