Roma, sei mesi di giunta Gualtieri: promossi e bocciati

Bene il sindaco, Onorato e Scozzese. Male i rifiuti della Alfonsi e la Mobilità di Patanè. Catarci? Chi l'ha visto

Roma, sei mesi di giunta Gualtieri: promossi e bocciati

di Davide Desario

ROBERTO GUALTIERI 7
(Sindaco)
L'empatia e la comunicazione non sono il suo forte. Ma dopo i disastri dei suoi predecessori ben venga un po' di sana discrezione. Ha un mandato forte. E questo forse lo rende un po' più indipendente rispetto alle correnti di partito che lo tirano per la giacchetta (ne sa qualcosa Antonio Monda). La battaglia del termovalorizzatore per far uscire Roma dal caos rifiuti è soprattutto merito suo. Se fa qualche cambio in una giunta zoppicante potrà vincere le sfide dell'Expo e del Giubileo.


SILVIA SCOZZESE 7,5
(Vicesindaco, Bilancio)
La signora dei conti, meglio nota come la signora dei No. Non concede nulla. Non fa sconti. Ed è quello che ci vuole per tenere la barra dritta e gestire una cassa scassata. Non è amata in Campidoglio e a questo deve fare molta attenzione.


MONICA LUCARELLI 7
(Commercio e Pari opportunità)
Quando è entrata in assessorato ha trovato sul muro ancora la foto di Giorgio Napolitano. Questo la dice lunga su quanto fosse rimasto fermo l'assessorato. E lei da manager sta cercando di risalire la china. Con tante idee e senza fretta.


ALESSANDRO ONORATO 8
(Turismo, Sport e Grandi eventi)
In questi primi mesi ha avuto più visibilità lui del sindaco. Gli Internazionali di Tennis, i mondiali di Padel, Piazza di Siena sono andati alla grande (con hotel sold out) anche grazie a lui. Ha riportato Valentino a sfilare nella Capitale e ora partono i grandi concerti al Circo Massimo e Olimpico. Ha dato il tormento ai taxi abusivi e messo in riga airB&B. Mica male.


ORNELLA SEGNALINI 7
(Lavori pubblici):
È stata chiamata a guidare uno degli assessorati più delicati. Lei però sta dimostrando tenacia e capacità. Se Roma inizia ad avere meno buche è anche merito suo: ma ci sono ancora troppe strade da riaprire per agevolare la viabilità anche se lei, si sa, non ama guidare.


TOBIA ZEVI 6
(Patrimonio e Casa)
Umile, bravo, capace. Tre qualità che fanno di un assessore un buon assessore. Il Patrimonio a Roma non è roba da poco e lui sta mettendo mano a regolamenti sbagliati puntando su innovazione e sviluppo. Si può e si deve fare di più.


MAURIZIO VELOCCIA 7
(Urbanistica)
Un altro che ha trovato un assessorato allo sbaraglio.

Sta portando a compimento la riapertura dell'ufficio condono. Gli aspettano mesi difficili con il Pnrr e i progetti urbanistici legati a Expo. Se Roma cambierà, la scommessa l'avrà vinta anche lui.


CLAUDIA PRATELLI 6
(Scuola e Lavoro)
Finora non ha lasciato il segno. Diciamo che al momento nessuno si è accorto che sia cambiato l'assessore. Come dicevano i professori ai colloqui «può fare molto di più». Aspettiamo settembre con la riapertura delle scuole. Non può sbagliare.


ANDREA CATARCI N.G.
(La Città dei 15 minuti)
Nessuno ha capito ancora cosa faccia di preciso. La città dei 15 minuti sembra una barzelletta: a Roma, in 15 minuti, non si riesce nemmeno a uscire dal parcheggio. Dovrebbe coordinare i municipi ma finora non si è visto nulla. Ingiudicabile.


BARBARA FUNARI 5.5
(Politiche sociali e Salute)
Un voto sulla fiducia. I risultati portati a casa sono pochissimi. E i progetti sembrano ancora meno. Forse li tiene nascosti. Certo non sembra in linea con il livello della Giunta.

SABRINA ALFONSI 4

(Ambiente)
Più non riesce a risolvere i problemi e più si sente brava. Dalla gaffe sui pacchi di Natale per evitare l'emergenza rifiuti, al caos cinghiali. La città è ancora sporca, il decoro del verde pubblico indecente. L'unica cosa positiva (il termovalorizzatore) gliel'ha proposta il sindaco.


EUGENIO PATANÈ 4
(Mobilità)
Eccone un altro che si sente il Churchill dei trasporti. Ma muoversi a Roma continua ad essere un'odissea nello strazio. Stazioni metro chiuse, scale mobili e ascensori fuori uso, i bus non bruciano più ma non è un suo merito (visto che l'acquisto dei nuovi mezzi è targato Raggi). E poi la totale anarchia del bikesharing con monopattini e bici abbandonati dove capita anche a ridosso delle aree di pregio. E lui cosa ha dichiarato? «I monopattini non sono gestibili». Servirebbe meno spocchia e più olio di gomito.


MIGUEL GOTOR 6
(Cultura)
Parla poco e non è un male. Se si desse più da fare sarebbe meglio anche perché fare Cultura a Roma è un gioco da ragazzi. Pare sia un po' lontano dall'idea di squadra sognata da Gualtieri. Un voto di incoraggiamento.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Giugno 2022, 14:48
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