Il Colosseo e i Fori, San Pietro, il Campidoglio e il Vittoriano: sono i luoghi invasi da file di ragazzini in gita che, zaino in spalla e cappellino colorato in vista, stanno approfittando della ripresa dei viaggi di istruzione. Perché una gita a Roma, con la scuola, non si scorda mai: troppe le occasioni perse nei due anni di pandemia.
STOP DIVIETI. Ma dal 1 aprile, non appena terminato lo stato di emergenza, le scuole hanno ripreso i loro viaggi di istruzione. E proprio in queste settimane dopo Pasqua si concentreranno decine di migliaia di arrivi. Basta fare una passeggiata: è tutto un vociare di ragazzini al seguito di maestre e professori.
DALL’ESTERO. «Sono ancora pochi gli stranieri – spiega Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi – purtroppo mancano all’appello soprattutto i giovani russi e quelli americani. Ma abbiamo molti più italiani. Stiamo tornando ai livelli del 2019, per il turismo scolastico. E, francamente, non ce lo aspettavamo. Prima di Pasqua, infatti, c’erano tante stanze libere che si sono poi riempite a ridosso della festa. Ormai si prenota all’ultimo minuto. Adesso i nostri alberghi sono pieni, in molte strutture anche oltre il 70%. È stato così a Pasqua e sta crescendo in vista del ponte del 25 aprile. Nota dolente, quel 13% di hotel che non hanno più riaperto, circa 180 su 1300. In questi casi vanno protetti i livelli occupazionali, anche se abbiamo un cauto ottimismo».
CONVENZIONE.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Aprile 2022, 07:31
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