Sciopero Alitalia, i manifestanti tolgono il blocco alla Roma-Fiumicino: traffico verso la normalità.

Circa 2000 manifestanti hanno forzato il cordone delle forze dell'ordine e raggiunto l'autostrada

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E' terminato l'allarme autostrada per via dello sciopero e della manifestazione di protesta dei lavoratori di Alitalia. Una parte dei manifestanti, dopo essere passati davanti ai terminal dell'aeroporto di Fiumicino, si erano diretti verso l'autostrada Roma-Fiumicino e avevano ostacolato la circolazione in direzione dello scalo romano: la Polizia, che li ha seguiti a vista aveva anche tentato di deviare il corteo, composto da diverse centinaia di persone. 

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Terminati all'aeroporto di Fiumicino gli interventi dei sindacalisti e dei lavoratori tramite gli altoparlanti, i manifestanti, circa 500, con bandiere delle organizzazioni sindacali e striscioni di protesta, avevano iniziato a sfilare in corteo lungo l'anello viario che collega i terminal passeggeri, al grido di protesta: «Noi siamo tutti Alitalia». A chiudere la testa e la coda del corteo numerosi mezzi della polizia. Verso le 14, inoltre, circa 2mila manifestanti di Alitalia hanno tentato di forzare un blocco delle forze dell'ordine. Quattro agenti sono rimasti feriti.

Infine, poco prima delle 15.45 è stato tolto il blocco alla circolazione sulla Roma- Fiumicino dai
circa 500 manifestanti che, per circa tre ore, avevano occupato il tratto finale dell'autostrada che collega Roma con l'aeroporto.

Scortati dalle forze dell'ordine, con l'ausilio anche di un elicottero della Polizia, i manifestanti sono quindi tornati a radunarsi davanti al terminal 3 dove stamattina si era svolta la manifestazione organizzata dai confederali in occasione dello sciopero nazionale di 24 ore del Trasporto Aereo. Nel frattempo non si sono registrate ripercussioni sull'operatività dei voli.

La circolazione autostradale sulla Roma-Fiumicino, sul tratto finale che collega con l'aeroporto di Fiumicino, era stata totalmente bloccata a causa della presenza di centinaia di manifestanti che occupano la carreggiata. Sui lavoratori non ci sono state cariche, riferiscono fonti della Questura, contrariamente a quanto diffuso da alcuni organi di stampa. Secondo quanto si è appreso, ci sono stati attimi di tensione quando i manifestanti, circa duemila, hanno forzato il cordone delle forze dell'ordine per raggiungere l'autostrada.

 

ADR aveva attivato le navette

Per permettere ai passeggeri in arrivo da Roma bloccati sull'autostrada all'altezza del tratto finale che collega la capitale con l'aeroporto di Fiumicino, la società Aeroporti di Roma ha attivato quattro navette che fanno la spola tra i terminal e la carreggiata interessata dalla protesta dei manifestanti.

Passando attraverso l'unico »varco« disponibile, reso possibile grazie all'unica corsia al momento libera, i bus raggiungono i passeggeri che, una volta scesi dalle auto guidate dagli accompagnatori, salgono quindi a bordo delle navette per raggiungere le aerostazioni. Per chi invece è diretto nella capitale, la strada percorribile è al momento la sola via Portuense. Come mezzi di trasporto alternativi, ci sono anche i treni Leonardo express, fino a Termini, e i metropolitani che effettuano fermate intermedie a Ostiense e Tiburtina collegate con la capitale attraverso la linea metropolitana.

 

I sindacati: «Continuiamo a lottare, non ci fermeremo»

«Nel tardo pomeriggio di ieri il Governo, con la complicità di alcuni noti partiti politici come Italia Viva e Lega - sostiene Antonio Amoroso, della segreteria nazionale dell'Unione Sindacale di base - ha rinviato al 5 ottobre la votazione delle mozioni presentate contro il progetto ITA e contro lo scelte palesemente contrarie ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali portati avanti da Altavilla». «Perché non devono essere sempre le lavoratrici ed i lavoratori a pagare per la crisi del trasporto aereo - sostengono a loro volta a Fiumicino gli esponenti sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl - e per le numerose scelte imprenditoriali sbagliate. Continueremo a lottare e non ci fermeremo, fino a quando non avremo raggiunto il rispetto delle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori».


Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Settembre 2021, 15:42
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