Caccia agli spacciatori di eroina killer del Tiburtino. Al setaccio i telefoni cellulari della vittima e degli ultimi spacciatori africani con cui era entrata in contatto. Pusher appartenenti alla mafia nigeriana, che operano prevalentemente davanti alla fermata metro di Rebibbia: sarebbero quelli che hanno venduto la dose di eroina killer ad Alma Reale.
Ne sono convinti gli inquirenti, che hanno aperto un fascicolo contro ignoti per morte in conseguenza di altro reato. La droga in pochi secondi ha causato l’overdose, tanto che la 39enne è stata trovata morta con la siringa in vena ed il laccio emostatico ancora al braccio: potrebbe provenire dalla stessa partita che ha ucciso Luca De Maglie, il suo convivente. Quando quest’ultimo morì in casa, Alma chiuse il suo corpo in un trolley e - dopo averlo incellofanato - lo abbandonò in piazza Federico Sacco.
Una storia, quella di Luca ed Alma, degna del film cult “Amore tossico”. Due vite in bilico tra la strada, il degrado sociale e la droga, che però ha anche un’altra vittima: il figlio di due anni della coppia. Nel mese di aprile scorso, Alma Reale venne denunciata perché lascio il piccolo chiuso nella macchina. Il bimbo ora è stato affidato alla nonna dai servizi sociali.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Luglio 2021, 08:16
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