Roma, secondo caso di epatite acuta in una bimba di 8 mesi. I pediatri alle famiglie: attenti ai sintomi

Teresa Rongai, federpediatri del Lazio: "L’epatite si contraddistingue per febbre alta, urine scure e un forte malessere generale"

Roma, secondo caso di epatite acuta in una bimba di 8 mesi. I pediatri alle famiglie: attenti ai sintomi

di Lorena Loiacono

L’epatite acuta tra i bambini adesso fa paura. Ieri nel Lazio è stato registrato un secondo caso sospetto e le famiglie, davanti ai sintomi simil-influenzali tipici di questo periodo, ora temono il peggio. Tra epatiti e Covid, infatti, non sanno più cosa pensare. «Teniamo alta l’attenzione - ha dichiarato ieri l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’amato - ma nessun allarmismo. Dal Seresmi, il Servizio regionale delle sorveglianze delle malattie infettive, è stato segnalato un nuovo caso di sospetta epatite acuta ad eziologia sconosciuta in una bambina di 8 mesi». 


La bambina è ricoverata in buone condizioni generali: «È in corso - ha spiegato D’Amato - un approfondimento dell’indagine epidemiologica». Il Ministero della Salute ha allertato la rete nazionale dei medici pediatri per raccogliere e riportare eventuali nuove segnalazioni. Perché il problema, ora, riguarda proprio le segnalazioni: in questo periodo ci sono sbalzi di temperatura e raffreddamenti, febbri e gastroenteriti. E le famiglie, di fronte a questi sintomi, vanno in tilt tra i tamponi per il Covid e, adesso, anche la paura dell’epatite tra i più piccoli. «Le famiglie possono contare su di noi - ha spiegato la dottoressa Teresa Rongai, presidente della federazione dei medici pediatri del Lazio - sono stremate, vengono da due anni di paure e ci chiamano per capire come muoversi.

Le temperature di questo periodo facilitano il diffondersi di virus che portano febbre, problemi intestinali e congiuntiviti che possono andare avanti per settimane. Abbiamo casi di enterovirus, norovirus e rotavirus. La paura porta a pensare all’epatite ma i sintomi sono diversi». 


I pediatri di famiglia sono in costante contatto con i servizi di pediatria del policlinico Umberto I, del policlinico Gemelli e del Bambino Gesù. Il consiglio è di rivolgersi al pediatra per un confronto: «L’epatite - spiega la Rongai - si contraddistingue per febbre alta, urine scure e un forte malessere generale. Se con i sali minerali la stanchezza passa, allora di certo non è epatite. I chiarimenti vanno chiesti ai pediatri: siamo chiamati a svolgere un ruolo anche di assistenza psicologica: per le famiglie questo è un periodo molto duro».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Aprile 2022, 10:57
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