La vista sul Palladium, il maestoso teatro anni Venti della Garbatella, un romantico dehors con fili di luci ad accendere l’atmosfera al crepuscolo e una saletta interna che dà su strada, con arredi d’epoca a conferire un tocco autentico dal sapore d’antan: è enoteca La Mescita, l’insegna di riferimento per i “wine lovers” romani e non solo, appassionati di vino naturale.
Protagoniste della carta sono le bottiglie di vignaioli di territorio, ma anche francesi, greci e persino australiani, scovate grazie alla fervida passione in materia di piccole produzioni di Angelo Consorte, titolare dell’insegna capitolina di via Fincati. Sempre aperta dalle ore 18 all’una e presa d’assalto dall’aperitivo in poi, l’enoteca appare come un intimo bistrot vintage: il pavimento recuperato dal passato è fatto di cementine, i rivestimenti delle pareti sono caldi in legno scuro e delle grandi barrique si offrono come tavoli sui quali consumare la raffinata proposta enogastronomica.
Oltre ai piatti del giorno scritti su una lavagna dietro il bancone, il menu – che varia nei prodotti a seconda della stagionalità – propone Il Grazie dei fiori, a base di fiori di zucca ripieni di ricotta di bufala, limone, menta e crema di zucchine; ma anche la Tartare di Ventresca di Tonno Rosso, il Tonno scottato, l’Uovo, porcini freschi e cardoncelli spadellati al basilico e parmigiano, come pure il Polpo arrostito, zucchine con la sua crema e patate viola.
La ricercata e variegata offerta enologica al naturale, proveniente da vitigni centenari ed eroici, è pensata per palati che amano osare e di recente ha destato l’attenzione a livello internazionale: un quotidiano svedese ha voluto recensire l’enoteca tra gli indirizzi romani da provare. Dalla vicina Danimarca, invece, è arrivata la brigata di un ristorante stellato, per provare la carta dei vini e il menu di cui aveva sentito parlare. Una visita gradita da Angelo, che sta per approdare anche a Monteverde Vecchio con una nuova enoteca, e dai suoi ragazzi, anche per il dono portato dal Nord: il libro dedicato alle fermentazioni del pluripremiato stellato Noma di Copenaghen.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Ottobre 2022, 15:28
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