Roma, emergenza rifiuti: 24 ore per un nuovo impianto

Rifiuti, 24 ore per un nuovo impianto

di Lorena Loiacono
Soluzioni immediate, da mettere in pratica nel minor tempo possibile per superare definitivamente l'emergenza rifiuti che nelle ultime settimane ha investito la Capitale, e soluzioni a lungo termine che facciano di Roma una Capitale sotto controllo, che non vada in tilt al primo guasto. Oggi al vertice sui rifiuti dovranno essere messi sul tavolo interventi risolutivi per Roma e per la qualità della vita dei romani: in 24 ore dovrà uscire la sede del nuovo impianto. Gli esperti e gli esponenti politici che presidieranno al vertice tra Campidoglio, Ministero dell'ambiente, Regione Lazio e Ama, dovranno infatti individuare e rendere nota l'area che sarà destinata al punto raccolta Tmb e al nuovo tritovagliatore mobile. Dalla sindaca Raggi, ieri, sono arrivati i punti chiave che porterà al tavolo: nessuna nuova discarica a Roma ma nuovi impianti di riciclo dei materiali. «Non vogliamo nuove discariche. Abbiamo ospitato per decenni la più grande discarica d'Europa, a Malagrotta, ricevendo rifiuti da ogni parte d'Italia. Ora non abbiamo intenzione di tornare a quel passato fatto di disagio, gravi malattie per gli abitanti del posto e inquinamento della terra dove viviamo. Roma punta su nuovi impianti di riciclo dei materiali, collaborazione istituzionale, aumento della differenziata e coinvolgimento diretto delle persone».

Intanto, per tornare alla normalità, rispetto ad un'emergenza che ha tenuto la città sotto scacco per settimane, l'impianto di Tmb di Rocca Cencia ha lavorato a pieno regime anche nel fine settimana mentre non è mai decollato il servizio che sarebbe dovuto partire dal tritovagliatore mobile di via dei Romagnoli nel X Municipio, quello di Ostia. I disagi non sono ancora rientrati in tutte le zone della Capitale: nelle periferie sono nate spontaneamente delle minidiscariche, dure a sparire an che lì dove i cassonetti ora sono vuoti, mentre la raccolta è ancora in affanno in strade periferiche di Primavalle, Torre Maura o Aurelio e Boccea, dove i sacchetti continuano a restare a terra.
Un'attenzione particolare deve essere data poi alle 12 aree cosiddette di trasbordo: si tratta di quelle aree che verranno destinate a travasare i rifiuti dai furgoncini squaletti ai camion di grandi dimensioni che porteranno la spazzatura negli impianti fuori città. Ad oggi è stata attivata solo l'area di trasbordo di Saxa Rubra e resterà attiva almeno per sei mesi. La mappatura completa definitiva dovrà ricevere e rispettare le osservazioni dei municipi. Solo dopo arriverà il parere del Campidoglio.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Luglio 2019, 10:02
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