Roma, distretto di polizia di Primavalle: record di arresti per usura, lotta alla criminalità e al narcotraffico

Roma, distretto di polizia di Primavalle: record di arresti per usura, lotta alla criminalità e al narcotraffico

di Emilio Orlando

Un agguato a mano armata sventato. Un blitz antidroga che ha azzerato un'organizzazione criminale composta da venti narcotrafficanti che controllavano il territorio in stile “Gomorra”. Gang di feroci usurai assicurate alla giustizia e decine di "strozzati" convinti a denunciare. Una bambina che stava precipitando nel vuoto salvata dagli agenti. Decine di controlli amministrativi in esercizi commerciali e case di riposo per anziani nell'ambito di un' operazione per la tutela delle categorie più deboli.

Raccontati singolarmente, questi episodi, non renderebbero merito all' attività del XIX distretto di polizia di Primavalle, uno degli avamposti dello Stato e della legalità presente in un quadrante della Capitale dove criminalità organizzata e non, degrado urbano sociale ma anche tanta voglia di riscatto insistono su un'area di quasi quattrocento chilometri quadrati fino al confine con la provincia di Viterbo.

Una incessante lotta al narcotraffico caratterizza parte dell'attività degli uffici che pattugliano e controllano un dedalo di strade nei complessi popolari, dove negli anni sono state “create” dai boss decine di piazze di spaccio, come in via Andersen al Quartaccio, in via Bembo e nella zona, conosciuta nel quartiere come “I Cancelletti”. Centoventimila grammi di cannabinoidi e mezzo di chilo di cocaina sequestrati in pochi mesi durante il pattugliamento ordinario. Provvedimenti amministrativi ma anche proposte di misure di prevenzione personali e patrimoniali in linea con le disposizioni del questore di Roma, Mario Della Cioppa, che ha dichiarato all' illegalità, alla malavita e ai clan anche attraverso le misure di prevenzione e i D.a.c.u.r. (acronimo di divieto di avvicinamento ai centri urbani), un' arma rivelatasi molto efficace dall'effetto immediato. ( Nella foto in basso una fase dell'operazione antidroga “Donna Imma”).

GOMORRA AL QUARTACCIO

Strage sfiorata al Portobello. Incendio doloso al ristorante mentre i proprietari erano all'interno.

Alla guida del distretto, c'è la prima dirigente di polizia Tiziana Lorenzo, una donna in prima linea contro i clan criminali come i Nicitra, i Gambacurta, i Salvatori, gli Zioni e i gruppi di narcos emergenti multietnici. «E' un quartiere poliedrico che per sua natura soffre di innumerevoli criticità ma anche di grosse potenzialità - spiega a Leggo.it la dottoressa Tiziana Lorenzo - mentre mostra un cartellone colorato con un collage di pensierini degli alunni di una scuola appeso nel corridoio che porta nel suo ufficio. Grazie a questo progetto che prevede una serie di lezioni nelle scuole del distretto siamo riusciti a creare un rapporto di fiducia con i bambini nell'ottica proprio del concetto di polizia di prossimità. La nostra presenza durante questi eventi nelle scuole, fa' si che alcuni reati come le violenze e i maltrattamenti in famiglia emergano dall'omertà che spesso li caratterizza». Mentre la dirigente del distretto racconta di come la tutela dei minori e delle fasce più deboli, come quelle che rientrano nel “codice rosso”, sono tra le priorità d'intervento, la voce dell'operatore radio della sala operativa di “Doppia Vela 21” scandisce, attraverso la ricetrasmittente a lato della scrivania, nomi di vie sparse nel quartiere di Primavalle, dove le autoradio del pronto intervento arrivano in pochi minuti. Non solo lotta al narcotraffico e alla criminalità economica, che ricicla i soldi dello spaccio in denaro da prestare a strozzo, ma anche lotta al racket e alle estorsioni tra le attività di primo piano del distretto. Mesi fa, infatti,  un incendio di matrice dolosa al ristorante “Portobello” in via di Selva Candida ha gettato la comunità della zona nel terrore.

Gli investigatori stanno indagando in varie direzioni e seguono proprio la pista legata al racket.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 18:53
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