Omicidio Diabolik a Roma: arrestato il presunto killer di Fabrizio Piscitelli. «L'esecuzione in un video»

In manette l'argentino Esteban Calderon. E' accusato anche del delitto in spiaggia a Torvajanica

Omicidio Diabolik a Roma: arrestato il presunto killer di Fabrizio Piscitelli. «L'esecuzione in un video»

di Emilio Orlando

Omicidio Diabolik a Roma, arrestato il presunto killer. Si tratta di un argentino, Raul Esteban Calderon, 51 anni, nato a Buenos Aires. Viveva a Tor San Lorenzo, sul litorale romano.

Un’esecuzione ripresa in diretta da una telecamera. È stato arrestato il presunto killer di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, ex capo degli ultrà della Lazio, ucciso il 7 agosto 2019 nel parco degli Acquedotti a Roma con un colpo di pistola. Si tratta di Raul Esteban Calderon, accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso. Il sicario, vestito da runner,  utilizzò, una pistola calibro 9 parabellum, come quella in dotazione alle forze di polizia. L’uomo è pregiudicato per diversi reati e l’ultimo suo arresto risale al 2016, quando venne fermato per una rapina a mano armata a Grosseto. 

 

Negli ultimi anni, Calderon era stato assoldato come “sicario” da bande di narcos operanti al Tuscolano e a Primavalle e Montespaccato. All'arresto si è arrivati dopo le indagini, coordinate dalla Dda di Roma con il procuratore Michele Prestipino e l'aggiunto Ilaria Calò. Il decreto di fermo, eseguito dalla Squadra Mobile di Roma è stato emesso il 13 dicembre scorso dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma e convalidato oggi dal gip con l'emissione della misura della custodia cautelare in carcere, poiché gravemente indiziato come esecutore materiale dell'omicidio di Piscitelli. 

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«Le fonti di prova su cui si è fondata l'adozione del provvedimento sono costituite dagli elementi raccolti dalla polizia nel corso del sopralluogo effettuato sul luogo e nell'immediatezza del fatto e in particolare da un filmato estratto da una telecamera installata in zona con la quale è stata ripresa l'esecuzione del delitto» spiega la Procura in una nota. «Dall'analisi tecnica del filmato dell'omicidio eseguita prima dalla Polizia scientifica e successivamente dal consulente tecnico incaricato dalla Procura è emersa una chiara compatibilità tra il killer visibile nel filmato e il soggetto gravemente indiziato».

Alle indagini hanno contribuito anche alcune attività di intercettazione che hanno consentito di acquisire significativi elementi di riscontro in merito all'esecutore materiale dell'omicidio. A rafforzare la gravità del quadro indiziario hanno contribuito anche alcune dichiarazioni. 

Calderon, inoltre è stato raggiunto da un'altra misura sempre in carcere insieme a Enrico Bennato (già detenuto per altri reati), in quanto gravemente indiziato dell'omicidio di Shehaj Selavdi, ucciso sulla spiaggia di Torvaianica il 20 settembre 2020. In questo caso a condurre le indagini sono stati i Carabinieri di Frascati, i cui risultati hanno portato a una «convergenza» con le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Roma e in particolare dalle intercettazioni sono emersi fondati elementi riguardo agli esecutori materiali di entrambi gli omicidi ed al contesto in cui sono maturati«, cioè dinamiche dei contrasti per il controllo delle piazze di spaccio della Capitale da parte di bande di narcos italiani e i concorrenti albanesi.

La pistola è stata sequestrata dagli investigatori del distretto di polizia dì Primavalle lo scorso 10 maggio in casa di Enrico Bennato, dopo che questi aggredì l’ex compagna.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Dicembre 2021, 23:46
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