Stop ai dehors selvaggi. Da Campo dè Fiori a via Crescenzio, passando per piazza Navona e Monti. Ieri le prime rimozioni per pedane e arredi non a norma, poi toccherà a rioni e zone molto frequentate della Capitale, come Prati e Celio.
Nel mirino di vigili urbani e operai armati di pinze e frullini sono stati solo quelle occupazioni andate ben al di là della possibilità di avere uno sbocco commerciale ulteriore, in seguito alle limitazioni imposte dall’emergenza Covid. Come le decine di pedane esterne installate senza averne diritto. Tutto in barba al Codice della Strada.
Le prime occupazioni ad esser rimosse sono state infatti quelle che intralciavano la viabilità oppure si trovavano da mesi su percorsi per ipovedenti, scivoli per il passaggio dei diversamente abili o che addirittura costituivano un autentico pericolo per la viabilità. I decreti firmati dal Municipio 1, presieduto da Lorenza Bonaccorsi, sono stati applicati dopo aver avvertito i negozianti che le fasi della rimozione sarebbero arrivate. «Abbiamo dato un segnale importante e rimesso le regole al centro della civile convivenza laddove si stava creando invece creando una giungla - afferma l’assessora alle Attività Produttive, Monica Lucarelli -.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Febbraio 2022, 21:25
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