Roma, non riesce a scendere dal treno perché la porta è guasta e picchia il capotreno

Non riesce a scendere dal treno perché la porta è guasta e picchia il capotreno
Non è riuscito a scendere dal treno perché la porta era guasta, anche se regolarmente segnalata ed ha aggredito il capotreno mandandolo in ospedale. Questa l'incredibile vicenda accaduta la scorsa settimana che ha visto protagonista un viaggiatore che, salito a Roma Termini sull'ultimo treno regionale diretto a Civitavecchia, voleva scendere a Maccarese ma non si era accorto che sulla porta scelta per la discesa, era affisso il cartello di porta guasta; così quando ha raggiunto la porta successiva il treno era già ripartito.

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Ha quindi inveito contro il capotreno accusandolo dell'accaduto e nonostante questi si fosse prodigato per trovare una soluzione per tornare indietro, ha continuato a protestare arrivando a vere e proprie minacce. Giunto a Ladispoli, dopo essere sceso dal treno, l'uomo ha colpito violentemente il capotreno con un oggetto tanto da procurargli una ferita al capo tale da essere trasportato presso l'Ospedale di Bracciano per le cure del caso.

Subito dopo l'autore dell'aggressione si è allontanato dalla stazione in compagnia della moglie e dei figli con i quali viaggiava.
Il treno è stato soppresso ed una cinquantina di viaggiatori hanno subito inevitabili disagi mitigati dalla fermata straordinaria di un treno intercity che è giunto poco dopo. Le indagini svolte dal personale della Polfer di Civitavecchia con contributo del Centro Operativo del Compartimento di Roma, hanno consentito di identificare il responsabile, un romano di 52 anni, che ieri è stato indagato in stato di libertà e dovrà rispondere di violenza e lesioni ad incaricato di pubblico servizio nonché interruzione di pubblico servizio.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Gennaio 2019, 13:50
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