Via il nome delle madri sulle croci delle sepolture dei feti abortiti. Dopo il caso del cimitero Flaminio nel 2020 dove alcune donne scoprirono per caso il loro nome sulle sepolture di cui neanche sapevano l'esistenza ora il Campidoglio ha cambiato le regole: per la riservatezza e la tutela delle donne nel caso di sepoltura dei feti ci sarà solo un codice alfanumerico.
La Giunta Capitolina ha approvato la proposta di modifica di due articoli del Regolamento di Polizia Cimiteriale per adeguarlo alle necessità e alle sensibilità legate al trattamento dei dati personali delle donne che hanno vissuto un aborto. Gli interventi riguardano gli articoli 4 e 28 del Regolamento e riconoscono alla donna il diritto di poter optare o per l'inumazione o per la cremazione, quest'ultimo un fenomeno aumentato esponenzialmente negli ultimi 20 anni. Inoltre, nel caso in cui la donna dovesse optare per la sepoltura, verrà rigorosamente garantito l'anonimato, prevedendo che sul cippo funerario venga indicato solo un codice alfanumerico associato al numero di protocollo della richiesta.
L'elenco dei protocolli di richiesta verrà custodito nel cimitero e la possibilità di accedervi sarà concessa alla sola genitrice o agli aventi diritto. In caso di richiesta non espressa potrà ancora intervenire la Asl (in questo caso il codice alfanumerico sarà associato al protocollo dell'azienda sanitaria) mentre; nel caso di decesso della genitrice, i diritti passeranno ai parenti, in base a quanto previsto dalla legge.
«Dalla parte delle donne, senza se e senza ma - dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all'Ambiente di Roma Capitale - ogni donna deve poter scegliere tra cremazione e sepoltura e lo deve fare nella più completa riservatezza. Con l'introduzione del codice alfanumerico e del registro anonimo all'interno del Cimitero impediremo che si ripeta quanto accaduto nel 2020 al Flaminio». «Oggi è un giorno molto importante per i diritti delle donne» ha dichiarato l'Assessora alle Pari Opportunità Monica Lucarelli. «Con l'approvazione della delibera di Giunta che va a modificare il regolamento cimiteriale - ha proseguito - abbiamo ristabilito il diritto alla riservatezza. Questa modifica è un atto dovuto per ristabilire i giusti criteri di dignità e per dare un segnale di vicinanza alle donne che in un momento drammatico hanno anche visto violate la libertà di autodeterminazione, la privacy e il diritto di scelta. Sono fiera e felice di aver contribuito a questo risultato, il cambiamento di una città parte soprattutto dai diritti e dalla vicinanza verso chi soffre. La Capitale in questo si sta evolvendo molto - ha concluso l'Assessora - e credo sia il regalo più bello per questo Natale di Roma».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Aprile 2022, 08:33
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