Roma, i nuovi cestini sembrano...urne cenerarie. E sul web e tra i romani è gara di scaramanzie

Roma, i nuovi cestini sembrano...urne cenerarie. E sul web e tra i romani è gara di scaramanzia

di Franco Pasqualetti

Ci hanno messo due anni e mezzo. Tra progetti, bozze, veti delle sovrintendenze e burocrazie varie. Alla fine i nuovi cestoni dell'Ama sono arrivati. Ma più che per una città andrebbero bene per un cimitero. Già, perché i nuovi portarifiuti voluti da Virginia Raggi somigliano a delle grosse urne cinerarie. Forse li avranno fatti così per ricordare ai romani che le cremazioni a Roma sono un vero casino: con camere mortuarie più affollate dell'inaugurazione di Primark.

Oppure avranno pensato che qualcuno, seguendo l'ironia lanciata dalle campagne pubblicitarie di Taffo, avrebbe potuto gradire. Fatto sta che la sindaca Raggi in queste ore, specialamente sui social, è bersagliata di attacchi e battute. I nuovi cestini "funebri" stanno innescando nei romani l'effetto che generò Spelacchio, quell'albero di Natale più brutto di un derby perso al novantesimo.

La pulizia delle strade a Roma, si sa, non è mai stato il forte della città: ora per gettare una cartaccia scatteranno anche gli scongiuri dei più scaramantici. Proprio come quando passa un carro funebre vuoto...


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Dicembre 2020, 11:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA