Casal Palocco, radici pericolose e voragini. Il Consorzio: «Lavori mai fatti e si rischia di perdere altri 4,7 milioni»

Casal Palocco, radici pericolose e voragini. Il Consorzio: «Lavori mai fatti e si rischia di perdere altri 4,7 milioni»

di Lorena Loiacono

Una burocrazia farraginosa, i soldi che si perdono, i disagi per i cittadini. Radici dei pini che creano dossi e crepe, buche che diventano crateri rendendo le strade pericolose soprattutto per moto e biciclette. 
Benvenuti a Casal Palocco dove lo stato delle strade è vergognoso e pericoloso come forse nessun’altro quartiere di Roma. E oltre il danno, la beffa: lo scorso anno, infatti, sono svaniti nel nulla ben 2,3 milioni di euro e ora si rischia di vederne sparire altri 4,7. Quei fondi, ben 7 milioni in tutto, erano stati stanziati dalla precedente amministrazione: 2,3 milioni per la pista ciclabile (che andava riqualificata e ampliata) e 4,7 per rifare le strade. 
Invece i fondi per la ciclabile non sono stati spesi entro lo scorso dicembre e così sono andati perduti. E adesso il rischio è che accada lo stesso per i fondi destinati alla riasfaltatura delle vie principali: Alessandro Magno e Gorgia di Leontini. 


Casal Palocco, che vanta circa 20mila abitanti, si mantiene pulito grazie al Consorzio pagato dai residenti che, però, non possono più occuparsi, come in passato, anche dell’asfalto. «Rischiamo che i vigili chiudano le strade - tuona il presidente del Consorzio, Fabio Pulidori - siamo stanchi di dover rincorrere Comune e Municipio.

Il territorio è vasto ma c’è un numero ridicolo di tecnici per scrivere progetti. Non è degno di una Capitale europea che i suoi abitanti rischino la vita per evitare dissesti stradali che sono lì da anni». I lavori e i bandi non partono anche perché manca il personale tecnico.

«I residenti di Casal Palocco hanno ragione - ammette Mario Falconi, presidente del Municipio 10 -. Purtroppo abbiamo spaventose carenze di organico tra cui un direttore part time, diviso a metà con il Municipio 13. Ho trovato una situazione molto complessa, che non immaginavo quando mi sono candidato. Con la ragioneria del Campidoglio cercheremo di documentare tutto quello che è accaduto negli ultimi anni per chiedere almeno di accantonare i 4,7 milioni sul prossimo anno. Sarebbe assurdo perderli».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Novembre 2022, 07:56
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