Non è Roma-Liverpool, né arriveranno nella Capitale temibili ultrà da Turchia o Olanda. Eppure è scattato il piano sicurezza in vista della sfida di domani all’Olimpico tra i giallorossi e il piccolo Bodo-Glimt, squadra norvegese che vive a pochi passi dal Polo Nord in una cittadina da appena 50 mila abitati. Oltre 1.500 di loro già nella Città Eterna per vivere il sogno di un possibile accesso in semifinale di Conference League. Ma l’atmosfera è tutt’altro che distesa.
Quello che è accaduto all’andata infatti ha alimentato tensione oltre ogni immaginazione. La rissa nel tunnel che porta agli spogliatoi, con scambio di accuse e la squalifica del tecnico del Bodo Knutsen e del preparatore Nuno Santos ancora sottoposti a indagine Uefa, ha concluso una due giorni nervosa tra lancio di palle di neve a Mourinho e Abraham e sfottò mal digeriti. A tutto questo si è aggiunta la scelta del Bodo di allenarsi a Formello, in casa Lazio, dopo aver scartato l’ipotesi Urbetevere. Una nuova provocazione accompagnata dalla frasi poco eleganti del tecnico Knutsen: «Sono una roccia in confronto a Mourinho e Santos, hanno atteggiamenti ignobili. Li incontro dove e quando vogliono».
All’Olimpico domani ci saranno oltre 62mila spettatori, si tratta del primo sold out da quando la capienza degli stadi è tornata al 100%.
MILLE AGENTI. Il giovedì, gia difficile per la partita della Roma nelle coppe, viene ulteriormente complicato dalla la manifestazione (con corteo e sit in) dei movimenti per il diritto alla casa, che si svolgerà nei pressi della sede della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo. Per garantire l'ordine pubblico (partita e manifestazione) scenderanno quindi in campo almeno mille agenti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Aprile 2022, 08:16
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