Roma, bimba di 7 anni usata dalla mamma e dalla nonna da come vedetta e per fare le dosi di cocaina

Le due donne avevano un giro d'affari da circa 2mila euro al giorno e la piccola ricopriva un ruolo determinante

Roma, bimba di 7 anni usata dalla mamma e dalla nonna da come vedetta e per fare le dosi di cocaina

Nella mattina di oggi, 14 dicembre, i carabinieri di Frascati hanno effettuato un'operazione antidroga che ha riguardato i comuni Rocca di Papa e Velletri. Il giro di spaccio ha portato agli arresti in flagranza di reato di 2 persone e agli arresti domiciliari per altre 6. A capo dell'organizzazione di spaccio c'erano una nonna e la mamma di una bambina di 7 anni coinvolta, suo malgrado, nell'attività illecita.

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La bimba ricopriva un ruolo fondamentale: era impiegata dalla madre e dalla nonna, le principali indagate, per confezionare le dosi e fare da vedetta nel momento dello spaccio. Il tutto nella zona residenziale dei Castelli Romani. 

Le due donne gestivano un giro d'affari che fruttava circa 2.500 euro al giorno. Un giro d'affari importante che contava più di 50 cessioni di droga ogni 24 ore. La piccola, seduta sempre nei sedili posteriori, accompagnava la mamma nel suo giro di spaccio e veniva coinvolta così sia per confezionare le dosi di cocaina, sia come vedetta segnalando l'arrivo delle forze dell'ordine. 

Uno spaccio in «rosa», ricostruito e successivamente sventato dai carabinieri nell'operazione denominata «Margot», come la celebre compagna di Lupin, dopo otto mesi di indagini. A finire in carcere sono state la nonna e la mamma della bimba di 7 anni. Ai domiciliari, invece, altre sei persone coinvolte nella vicenda che venivano utilizzate come pusher.

Lo spaccio avveniva dal primo pomeriggio fino a tarda notte e ricostruirlo non è stato semplice. Le indagini, infatti, sono state rese difficoltose dal contesto territoriale. Difatti uno dei due comuni interessato dallo spaccio è caratterizzato da vie e vicoli difficilmente percorribili con le auto ed in tutta l'area interessata c'è scarso segnale telefonico.

Inoltre le modalità di spaccio dello stupefacente costringevano le forze dell'ordine a dover essere celeri nelle eventuali azioni a sorpresa, in considerazione del fatto che le cessioni avvenivano dopo rapidi contatti telefonici dove si concordavano luoghi di appuntamento sempre differenti. E poi c'era, come detto, il ruolo della bambina di 7 anni seduta nei sedili posteriori dell'auto della mamma, che urlava ogni volta vedeva le «guardie» avvicinarsi. 

La clientela delle donne in affari era vasta e variegata, tutta alla ricerca di cocaina. I clienti erano sia uomini che donne, di diverse estrazioni sociali e dai 18 ai 55 anni circa. Ma non è escluso che la sostanza stupefacente fosse venduta anche a minorenni. Il tutto per un volume di affari pari a circa 2mila euro giornalieri, con punte di 2.500 euro nel fine settimana.

Nel corso delle indagini, durate 8 mesi (da gennaio 2021 a giugno 2021) sono stati arrestati in flagranza di reato 6 persone, sequestrati 250 grammi di cocaina e circa 20mila euro in contanti.


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Dicembre 2021, 16:07
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