Li chiamavano anche “i vampiri dei box e dei garage”. Entravano in azione a notte fonda, utilizzando tecniche da ingegnere elettronico per disattivare i sistemi di sicurezza e aprire le saracinesche. Poi il più snello e agile della banda si infilava nei piccoli passaggi realizzati con gli attrezzi, quello più anziano era lo stratega e il terzo faceva da autista.
Un incubo per molti condomini “visitati” dalla gang. I tre banditi colpivano nella capitale, quindi rientravano a Ladispoli dove avevano il quartier generale. Blitz studiati nei minimi dettagli: durante il giorno ad esempio parcheggiavano un furgone preso a noleggio con cui trasportare la refurtiva. L’ultimo furto al Tiburtino, però, è stato “fatale” per i tre malviventi ammanettati in flagranza di reato dai carabinieri della stazione di Casal Bertone mentre si stavano intrufolando in un garage. Alcune persone vestite di scuro che stavano forzando la serranda di un posto auto coperto hanno infatti insospettito i cittadini, così alla centrale operativa del comando provinciale di piazza San Lorenzo in Lucina (da dove è stata immediatamente inviata una pattuglia) è arrivata la telefonata d’allarme.
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Giugno 2021, 08:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA