Avvocato Andrea Catizone, tra i giovani c’è sempre più voglia di farsi giustizia da soli?
«Si. Motivo? Gli adolescenti non hanno punti di riferimento positivi».
Avere il coltello in tasca non vuol dire però superare il limite tra lecito e illecito?
«Ogni generazione ha avuto le sue fasi di ribellione. Tuttavia gran parte dei giovani sembrano non valutare la proporzione delle proprie azioni. Non è possibile rischiare di uccidere per un cappellino. Vuol dire che scuola, famiglia e Stato non sono riusciti a insegnare il valore della vita».
Un fallimento...
Siamo perduti?
«No, questa è solo una brutta fase. Ho fiducia nei giovani che apprezzano il sacrificio per farsi strada».
Cosa servirebbe?
«Un patto tra generazioni, ripartendo dai fondamentali».
Qual’è il rischio?
«Accettare il livello di violenza, innestare l’indifferenza sociale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Giugno 2022, 08:34
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