Ecco lo "scheletro" di Pineta Sacchetti: doveva essere un auditorium, è abbandonato da 20 anni. Rivolta dei residenti

Nel 2023 lo scheletro di Pineta Sacchetti, che doveva diventare l’Auditorium di via Albergotti, compie 20 anni. È uno degli esempi più scandalosi delle opere incompiute a Roma: «Una fogna a cielo aperto - tuona l’opposizione in municipio - solo criminalità e degrado». Risale al 2003, infatti, la realizzazione di  questo auditorium in una zona dove, da Cornelia a Boccea, mancano ancora gli spazi da destinare alla cultura. Ma, ad oggi, il tempio delle belle arti è solo un pericoloso e sinistro ritrovo di bivacchi. Costata circa 5 milioni di euro, nelle idee dell’amministrazione comunale avrebbe dovuto ospitare un mini distretto della cultura: dopo 20 anni invece è ancora un relitto. Prima fasi di stallo e blocchi ai lavori poi nel 2006, quando sembrava pronta, tutto si fermò. 
Nel 2011 fu teatro di una terribile violenza ai danni di una ragazza di 17 anni e nel 2016, mentre ci si preparava all’apertura, arrivò un incendio distruttivo. Valutato il danno dal Tribunale Civile di Roma, arrivarono circa 900mila euro dall’assicurazione per effettuare la riqualificazione. Ripartirono gli appalti, i sopralluoghi, i progetti e i sogni dei residenti. Ma niente. I lavori non sono ancora iniziati. 
I cittadini intanto sono stati coinvolti in un percorso partecipato per realizzare, finalmente, un centro per attività teatrali, sportive, didattiche oltre alla presenza di un cinema e una sala mostre. Per ora solo sulla carta. 
Il 24 novembre ci sarà un consiglio straordinario al municipio 13 per decidere il da farsi. Durante l’ultima Commissione Consiliare congiunta Trasparenza-Sicurezza nel municipio, infatti, sono emersi tutti i pericoli dell’abbandono. 
Denuncia il consigliere di FdI, Marco Giovagnorio: «Sono sempre più frequenti le segnalazioni per attività di spaccio e delinquenza.