Roma, Auditorium Albergotti: cittadini in rivolta contro l'area ambulanti

Auditorium Albergotti, cittadini in rivolta contro l'area ambulanti

di Raffaele Nappi
L'Auditorium Albergotti rinasce dalle sue ceneri. È stato pubblicato lo scorso 3 dicembre il bando finalizzato al reperimento delle progettualità per la ricostruzione della struttura andata a fuoco nel 2016, quandio mancavano pochi giorni dall'inaugurazione ufficiale.
I lavori, iniziati nel 2003 e durati più di un decennio, avevano completato l'opera da oltre 200 posti nel Municipio XIII, prima che la guaina del sottotetto prendendo fuoco distruggesse tutto.
Oggi l'Auditorium è rimasto così, mezzo bruciacchiato, con la cupola annerita e crollata, nel cuore del quartiere. Con una scritta sul muro principale che recita poesia a farsi beffa della sua storia. «Dopo il processo partecipativo attraverso il quale i cittadini hanno deciso il futuro della struttura, la giunta ha dato mandato alla Direzione Tecnica di procedere all'avvio della ricostruzione», spiega Giuseppina Castagnetta, presidente del Municipio XIII. Il bando ha come obiettivo quello di individuare operatori economici per la successiva gara, con un costo complessivo di oltre 1 milione e 100 mila euro. «Nessuno ci restituirà il tempo trascorso in attesa di un luogo della socialità e della cultura per i cittadini», aggiunge.
«In un primo momento il Municipio ci ha ascoltato racconta Danilo Amelina, presidente del comitato di quartiere Aurelio XIII . Avevamo proposto di realizzare una piazza nei pressi dell'Auditorium dal nome Agorà del Pineto, visto che nel nostro quartiere oramai non abbiamo più punti d'incontro. Eravamo rimasti d'accordo per una nuova struttura ecologica e polivalente, che ospitasse attività sportive e culturali».
La situazione è cambiata con la nuova ordinanza che ha spostato proprio nel parcheggio di fronte l'auditorium tutti gli ambulanti dell'area. Un problema bello grosso per i residenti, che perderebbero un parcheggio pubblico e che invece avevano proposto un'isola pedonale recintata, soprattutto vietata ai rom e ai camper che solitamente ronzano intorno all'area.
«Non abbiamo bisogno di ulteriori furgoni, stalli e ambulanti», continuano furiosi i residenti, che hanno raccolto oltre 1.000 firme. I cittadini hanno scritto a tutti gli assessori contro i nuovi stalli. Ma non c'è stata ancora risposta.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Dicembre 2019, 08:30
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