Roma, l'assessore al personale replica ai sindacati: «Sono scollati dalla realtà, tanti dipendenti già in smartworking»

L'assessore al personale della giunta Raggi replica ai sindacati: «Sono scollati dalla realtà, tanti dipendenti già in smartworking»
L'assessore al personale di Roma Capitele Antonio De Santis non ci sta. E replica con fermezza alle accuse dei sindacati, sul presunto obbligo dei dipendenti del comune a prendere le ferie in questo periodo in cui il paese è praticamente "Chiuso." Su Facebook, in un lungo post, l'assessore al personale della giunta Raggi ribatte alle accuse. 

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“E’ giunto il momento della responsabilità - scrive Antonio De Santis - della condivisione, di una collaborazione reciproca e leale. Ma, evidentemente, non tutti la pensano così. Qualcuno sta cercando di utilizzare l’emergenza per costruirsi una vetrina, per acquisire visibilità tramite la polemica. Uno spettacolo avvilente.
Fortunatamente nel mondo politico sembra prevalere l’autocontrollo. Tuttavia si distingue per l’ossessiva ricerca di notorietà il Deputato Francesco Giro che trova persino il tempo di mentire spudoratamente sui servizi on line di Roma Capitale in grado di garantire circa 400 mila certificati ogni anno.
Di più, si spinge fino ad attaccare la Ministra Fabiana Dadone che, in questi giorni difficili, ha impostato con prontezza un percorso dettagliato ed efficace per sviluppare il lavoro agile. Uno strumento che Roma Capitale ha rafforzato, mettendolo a regime per oltre metà dei dipendenti.
Ma non è tutto, anzi. Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale e Rieti e Uil Fpl Roma e Lazio hanno inviato una nota, lamentando il fatto che i dipendenti sarebbero “costretti” (hanno scritto letteralmente così!) a fruire di ferie arretrate (che comunque avrebbero dovuto usare entro il 30 aprile) e congedi. Un pensiero che ha incassato l’immediata sintonia del consigliere capitolino Onorato.
I sindacati mostrano in questa occasione un inquietante scollamento dalla realtà, si esprimono con un linguaggio e con coordinate completamente estranee all’approccio che, invece, occorre in questa fase così complicata.
I cittadini e le imprese stanno compiendo sacrifici e rinunce in nome della salvaguardia collettiva. Molte persone non lavorano più da settimane, intere famiglie sono fiaccate dalla necessaria chiusura delle attività. Non crediamo che in questo momento la priorità sia tutelare le ferie! E’ ridicolo e anche offensivo verso gli enormi sforzi di tutti.
Senza dimenticare che in pochissimi giorni abbiamo impostato e attrezzato la possibilità di attivare il lavoro agile per tutti i dipendenti capitolini e sono tantissimi coloro che stanno utilizzando questa modalità.
Lo scivolone dei sindacati è quindi fragoroso. Mi auguro che sia dettato dalla complessità di questa fase. Gli errori possono capitare. L’importante è saperli riconoscere e chiedere scusa. Perché una mancata retromarcia suonerebbe come un silenzio devastante per tutte le persone che stanno mostrando coesione e lucidità.
 

 
Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Marzo 2020, 13:05
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