Se accetti "tutti i cookie", compresi quelli di profilazione, oltre a sostenere la nostra offerta gratuita, riceverai annunci pubblicitari in linea con i tuoi interessi.
Se invece accetti solo i cookie "strettamente necessari" riceverai pubblicità generalista di cui non sarà possibile limitare il numero e la ripetizione.
Roma, arrestato il nipote del boss Fasciani: pianificava la fuga dall'Italia
Gli agenti della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato nel pomeriggio ad Acilia (Roma) Alessandro Fasciani, 33 anni, figlio di Terenzio e nipote del boss Carmine, attualmente detenuto in regime di 41 bis, nonché esponente di primo piano dell'omonimo clan di Ostia. Alessandro Fasciani è destinatario di un'ordinanza di ripristino di custodia cautelare emessa dalla terza Sezione Penale della Corte di Appello di Roma. Alessandro Fasciani è stato condannato il 4 febbraio scorso dalla Corte di Appello alla pena di anni 10 e mesi 6 di reclusione per i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il 29 novembre la Suprema Corte di Cassazione sarà chiamata a pronunziarsi sul ricorso proposto avverso la sentenza di condanna. In questo periodo, le indagini svolte dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile sotto le direttive della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma hanno accertato come Alessandro Fasciani stesse pianificando la propria fuga dall'Italia, per sottrarsi al giudizio della sentenza della Suprema Corte. Le risultanze investigative, infatti, hanno evidenziato come Fasciani avesse prenotato un volo il 14 novembre alle 16.05 con direzione Bruxelles, località dalla quale si sarebbe recato Cancun (Messico) il giorno successivo, per poi raggiungere la destinazione finale, il Belize, dove aveva già trovato appoggi logistici.
Il coordinamento investigativo tra i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura Generale presso la Corte di Appello ha permesso di scongiurare la sua fuga. Una volta acquisite le risultanze investigative la Procura Generale presso la Corte di Appello ha immediatamente richiesto il provvedimento cautelare alla Terza Sezione Penale che in tempi rapidissimi ha valutato gli elementi emettendo l'ordinanza con cui ha ripristinato la custodia cautelare in carcere. L'esecuzione dell'ordinanza è stata particolarmente complessa in quanto Fasciani ha tentato, anche in tale circostanza, di darsi alla fuga.
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout