Quella che per gli investigatori era solo un'ipotesi, è stata confermata dalle immagini delle telecamere che hanno ripreso il raid notturno. Dietro i roghi dei cassonetti in via Latina e Via Macedonia ed alle vetrine dei negozi e dei bancomat devastati, c'è la mano degli anarchici. Un' ulteriore conferma, che il blitz distruttivo ha matrice politica arriva anche alle scritte con la stella a cinque punte con il cerchio, aerografate vicino alle banche.
Dopo una notte all'insegna della devastazione, che ha riportato alla mente gli anni bui del terrorismo sovversivo, nel quadrante tra San Giovanni e il Tuscolano campeggiavano murales che recitavano: Alfredo libero con lo storico simbolo anarchico della A cerchiata. Per i carabinieri del nucleo informativo del comando provinciale di Roma e per la Digos della questura, il nome scritto sui muro è riferito ad Alfredo Cospito, il detenuto anarchico in carcere duro, al regine del 41-bis che da alcuni giorni è in sciopero della fame. Infatti già da tempo, in tutta Italia sono state organizzate dai militanti, azioni dimostrative di solidarietà.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Dicembre 2022, 08:58
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