Roma, pestaggio di un automobilista all'ombra delle ville del clan: commando taglia il lobo dell'orecchio alla vittima

Roma, pestaggio di un automobilista all'ombra delle ville del clan: commando taglia il lobo dell'orecchio alla vittima

di Emilio Orlando

Pestaggio all’ombra delle ville del clan Casamonica e delle famiglie sinti dei Di Guglielmi e Di Silvio. Un egiziano di 59 anni, è stato picchiato selvaggiamente e ridotto in fin di vita tra via Calpurnio Bellico e via Flavia Demetria, nella zona dell’Anagnina. 
“Siamo Casamonica”; così gli avrebbero gridato il gruppo di persone che hanno prima circondato il 59enne e poi aggredito con calci pugni e una mazza ferrata. Non solo. Gli aggressori hanno perfino tagliato con un coltello il lobo superiore dell’orecchio al malcapitato. 
Una scena di violenza avvenuta la sera di Pasqua, mentre la vittima si trovava a bordo della propria automobile. Privo di conoscenza e riverso sull’asfalto, l’uomo è stato soccorso da un’autoambulanza del 118 che lo ha trasportato in codice rosso al policlinico di Tor Vergata. I medici gli hanno diagnosticato la frattura del cranio, del setto nasale e degli arti inferiori. Ha perso molto sangue durante il pestaggio. 
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai poliziotti, il movente dell’aggressione sarebbe da ricondurre ad una lite per motivi di viabilità, ma non si esclude che le cause possano essere differenti. La vittima è stata pestata senza pietà da un gruppo di persone uscite da alcune delle residenze “faraoniche” che si trovano lungo la strada stretta che sbuca su via Anagnina. Una zona ritenuta come il “regno incontrastato” della potente famiglia Di Guglielmi, legata ai Casamonica da un vincolo di parentela e attiva nel narcotraffico ma anche nell’usura e nelle estorsioni con attività di copertura fatta da società che si occupano della vendita di automobili. 
Il gruppo criminale in passato è stato oggetto di indagini della Direzione distrettuale antimafia, ma negli ultimi anni ha riacquistato potere e si è impadronito nuovamente di numerose attività commerciali intestate a prestanome, con cui vengono riciclati i proventi illeciti. I Di Gugliemi (poco noti alle cronache criminose e giudiziarie) controllano il territorio fino ai Castelli Romani. 
Un’analogia, anche temporale, è questa: a poca distanza da dove è avvenuto il pestaggio, infatti, nel giorno di Pasqua del 2018 (all’interno del “Roxy Bar” alla Romanina) vennero picchiati un uomo ed una donna disabili, “colpevoli” di non aver dato subito da bere ai membri del clan Casamonica.


Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Aprile 2022, 07:45
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