Polizia, il sindacato: «Tre omicidi in 6 giorni? Gli agenti sono pochi»

Capitale insanguinata, Gualtieri: episodi gravi, ma non è guerra di mafia

Polizia, il sindacato: «Tre omicidi in 6 giorni? Gli agenti sono pochi»

di Emilio Orlando

Tre omicidi in sei giorni, la Capitale insanguinata dalla criminalità. E la sicurezza per le strade di Roma diventa allarme. L'ha suonato subito, lunedì sera, il sindaco Gualtieri con un tweet partito pochi minuti dopo l'agguato avvenuto in strada al Quadraro, in mezzo alla gente che rientrava dal lavoro. Lo conferma il senso di sgomento che serpeggia in città, ma anche la poltrona vacante di una carica importante come quella del Prefetto.


Tutto questo ha portato anche ieri il primo cittadino dell'Urbe ad ammettere che intorno a questa preoccupante escalation criminale, che ricorda l'anno horribilis per gli omicidi di mala che fu il 2011 (38 i delitti di criminalità): «C'è grande preoccupazione. Che siano brevissimi i tempi per la nomina del nuovo Prefetto per convocare d'urgenza un Comitato per l'ordine e la sicurezza per rafforzare gli interventi di contrasto alla criminalità». Anche se «è presto per parlare di guerra di mafia. Ma questi tre episodi così ravvicinati non possono non destare allarme e quindi sollecitare un impegno ancora maggiore rispetto alla repressione di questi singoli eventi».


L'allarme sicurezza, secondo il segretario generale del Suilp (il sindacato unitario dei lavoratori di polizia) di Roma, Ignazio Caprarotta con un passato da capo turno della squadra volante ed esperto del controllo del territorio, potrebbe diventare ulteriormente un problema qualora non vengano rinforzati con il personale i distretti, i commissariati e le pattuglie che controllano il territorio. «Quest'anno - sottolinea Caprarotta - andranno in pensione 124 ufficiali di polizia giudiziaria e ne verranno riassunti nemmeno la metà a fronte di un numero così alto di pensionamenti.

Un'altra realtà che dovrebbe farci pensare che il numero degli agenti presenti sul territorio romano è insufficiente e quello delle Volanti. Dagli 82 poliziotti che avevano nei turni delle volanti siamo arrivati a 72, senza contare che molti commissariati hanno difficoltà a mettere una pattuglia sul territorio per carenza di personale».


Insomma, Roma rischia di essere terreno di scontro per le varie fazioni criminali ma anche dal punto di vista politico-istituzionale.
Luigi Finizio. L'uomo che è stato ucciso lunedì sera in via dei Ciceri al Quadraro, era il cugino di Girolamo Finizio, il cognato di Angelo senese, fratello del boss camorrista Michele. Le indagini coordinate dalla direzione distrettuale antimafia e affidate alla sezione omicidi e criminalità organizzata della squadra mobile, stanno ricostruendo la rete di rapporti che la vittima aveva tessuto negli ultimi tempi, con elementi della malavita del litorale e del Tuscolano. La polizia non esclude che i due killer che lo hanno ucciso il benzinaio provengano dalla Campania.


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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 08:59
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