Roma, la nuova strategia delle lucciole: ora vanno in auto e abbordano i clienti a piedi nel centro storico
di Franco Pasqualetti
La stessa scena si ripete a via Veneto, piazza Venezia, via Sistina, largo Goldoni. Una vera e propria invasione di prostitute automunite. I motivi di questa nuova tecnica di abbordaggio? Forse per la sicurezza: si capisce quale possa essere il cliente migliore e meno pericoloso e lo si contatta. O forse per una questione legale: non si rischiano multe o denunce. Almeno per il momento. Già, perché sul caso della nuova frontiere della prostituzione sta indagando il nucleo speciale della Questura: da San Vitale, infatti, fanno sapere di esser a conoscenza del fenomeno che al momento riguarda una ventina di ragazze, per lo più dell’est Europa.
Ma ci sono anche italiane. Ed è proprio un’italiana, emiliana trasferita a Roma per studio, ad averci abbordato a pochi passi da via Veneto: all’inizio si pensa ad un’automobilista in cerca di un’indicazione stradale, poi dopo l’approccio iniziale di capisce subito di cosa si tratta. “Andiamo in una stanza vicino la stazione, vieni?”.
A questo punto decliniamo l’offerta. Il giorno dopo stesso orario ma location diversa: largo Goldoni. Una Fiat Punto si accosta, alla guida una ragazza romena. Anche lei stesso tariffario e stanza a Termini. “In più ti faccio un bel massaggio rilassante”, ci dice per invogliarci.
Insomma, dopo le lucciole della Salaria, le camperiste dell’Aventino arrivano le procacciatrici di clienti on the road. A Roma accade anche questo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Maggio 2018, 16:02
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