Roma, allarme cocaina killer a San Basilio: cinque morti in sette giorni
di Sofia Unica
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Gli investigatori non escludono che possano essere stati gli stessi capi piazza a mettere in giro la droga mortale per eliminare personaggi scomodi che in qualche modo potevano testimoniare riguardo le dinamiche criminali che regolano lo spaccio a San Basilio. Proprio Alessio Fucci, che veniva impiegato come vedetta dai clan Marando e Pupillo su via Corinaldo era stato irretito, secondo chi indaga, nella filiera dello spaccio di cocaina.
Il cadavere di Fucci, riverso a terra bocconi è stato trovato dalla madre che ha dato l’allarme alla polizia. Al Tiburtino dove negli ultimi mesi sono state messe a segno da polizia e carabinieri numerose operazioni antidroga che hanno in parte indebolito i clan dello spaccio, le famiglie Marando e pupillo operano ancora con diversi sodali e parenti che ancora intimidiscono e tengono le file delle vendite al dettaglio di stupefacenti, avvalendosi anche di delinquenti della mafia albanese a cui hanno appaltato il controllo delle piazze.
«Le famiglie dei Marando e Pupillo e gli altri gruppi criminali che operano nella zona - denuncia il sacerdote coraggio Don Antonio Coluccia impegnato in prima linea contro le narco mafie nella Capitale - operano nella zona con le modalità tipiche delle organizzazioni criminali organizzate intimidendo gli abitanti e minacciandoli quando questi ultimi fanno segnalazioni alle forze dell’ordine».
Le inchieste della direzione distrettuale antimafia, e del procuratore capo Michele Prestipino hanno messo più volte in luce come le modalità intimidatorie ed estorsive siano sempre più violente e che l’uso delle armi è ormai consuetudinario anche nei confronti di soggetti deboli.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Marzo 2020, 08:04
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