Roma choc, 50enne ucciso a coltellate: «Rissa tra filippini». Paura vicino alla stazione, è caccia all'uomo

Scali ferroviari minori, sempre più teatri di violenza e insicuri. Una lite violenta tra due gruppi di stranieri, alla stazione di Valle Aurelia, è degenerata in omicidio. È successo ieri sera intorno le 19, all'Aurelio, a due passi dalla Cupola di San Pietro, dove è stato accoltellato a morte un cittadino filippino di 50 anni, di nome Michael Lee.

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Roma, morto un 50enne filippino: accoltellato in strada

L'assassino subito dopo averlo colpito più volte, ma con un solo fendente all'altezza del cuore è fuggito.
Il cadavere della vittima è stato ritrovato sulle scalette che dalla circonvallazione porta agli archi dell'acquedotto. La sezione omicidi della squadra mobile, subito dopo il fatto ha ipotizzato che il movente del delitto potrebbe essere quello di una rissa tra connazionali, ubriachi e sotto effetto di droghe "etniche" come lo shaboo, scoppiata per futili motivi dove poi, dalle parole si è passati alle mani e poi ai coltelli.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti basata sull'ascolto di alcuni testimoni, sembra che al litigio che ha preceduto la coltellata fossero presenti più persone tra cui alcune donne. La polizia scientifica con i detective della omicidi hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella fermata ferroviaria, che hanno ripreso la scena e gli altri filippini presenti. L'assassino, sarebbe fuggito dalle scale dove si è accasciato il cinquantenne in una pozza di sangue. Sembra che i due si conoscessero.

Paura e sgomento tra i residenti della zona tra i turisti che a quell'ora stavano riprendendo il terno dopo le visite ai Musei Vaticani: «Andare a prendere il treno alla stazione Aurelia - commentano alcuni pendolari della domenica - è una roulette russa.

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