Rom stuprò due 14enni ammanettandole a una rete: adesso chiede lo sconto di pena
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Ha chiesto di essere processato col rito abbreviato - come riporta il Messaggero - Mario Seferovic, 21 anni, il nomade di origine bosniaca, nickname Alessio il Sinto, accusato di aver violentato due ragazzine romane di 14 anni e arrestato dai carabinieri a novembre scorso assieme a un connazionale, Maikon Bilomante Halilovic . La procura di Roma, visti gli elementi a carico dell'indagato , aveva chiesto il giudizio immediato. Seferovic violentò le due ragazze in una stradina abbandonata, in zona Collatina periferia est di Roma, ammanettandole a una rete in una data imprecisata tra aprile e maggio 2017. I due amici devono difendersi da due reati gravi: lo stupro di gruppo e il sequestro di persona, per di più ai danni di due quattordicenni.
Seferovic e Halilovic, secondo il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Antonio Calaresu, avrebbero «entrambi con violenza costretto le due minori, spingendole con forza, a dirigersi in un luogo appartato, dove il primo, nonostante le resistenze delle due adolescenti che scalciavano e chiedevano aiuto, le ammanettava a una recinzione, mentre l' amico si appostava nelle immediate vicinanze per impedire che potessero fuggire». Dopodiché Seferovic, ha compiuto la violenza premurandosi di usare un profilattico per non lasciare tracce e tappando la bocca alle vittime con le mani.