Protesta anti rom, ragazza con il bimbo di 6 mesi occupa casa popolare: «Noi italiani ne abbiamo diritto»

Protesta anti rom, ragazza con il bimbo di 6 mesi occupa casa popolare: «Noi italiani ne abbiamo diritto»
Noemi Fasciano ha 21 anni e un bimbo di appena sei mesi. È lei la ragazza che, insieme al compagno, Simone, ha tentato di occupare l'appartamento popolare nel quartiere romano di Casal Bruciato, dopo che una famiglia Rom, che aveva regolarmente ottenuto l'assegnazione, era stata cacciata da alcuni abitanti del quartiere. Supportata da tanti residenti, Noemi ha spiegato: «Tutti gli italiani devono poter avere una casa, è un diritto. Comunque sono stata dentro l'appartamento solo dieci minuti, poi sono andata via».

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È l'Huffington Post a riportare le parole della giovane Noemi. «Avevo saputo dai giornali che la casa era libera e quindi abbiamo provato ad entrare. Poi è arrivata la polizia e mi ha detto: "Non possiamo costringervi con la forza ad uscire, ma potrebbero togliervi il bambino". Per questo sono uscita subito, di mia spontanea volontà» - spiega la ragazza - «Io vivo a casa di mia nonna, siamo in sette in due sole camere da letto, non possiamo vivere così».

In un primo momento, la ragazza aveva ammesso di aver sfondato la porta grazie all'aiuto del padre, che di mestiere fa il fabbro, anche se poi ha ritrattato: «La porta si apriva facilmente e siamo entrati». Noemi ha anche ammesso di non essere in graduatoria per l'assegnazione della casa popolare, situata nei pressi della piazza centrale del quartiere, perché non ha mai fatto domanda: «Mia mamma l'aveva fatta 25 anni fa, ma non le hanno mai dato l'alloggio popolare». Al fianco di Noemi, in via Facchinetti, ci sono decine di persone, tra cui Mauro Antonini, esponente di Casapound già protagonista della rivolta a Torre Maura: «Non ce ne andiamo finché Noemi non avrà una casa. La sindaca Raggi, come successo già a Torre Maura, da queste parti sicuramente non si farà mai vedere».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2019, 19:26
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