Roma, case popolari al freddo: scoppia la rivolta. Da Casal Bruciato a Primavalle picchetti e falò in strada

Roma, case popolari al freddo: scoppia la rivolta. Da Casal Bruciato a Primavalle picchetti e falò in strada

di Flavia Scicchitano
Riscaldamenti guasti nelle case popolari del Comune di Roma e tra i residenti scoppia la rivolta. A protestare sono centinaia di inquilini delle case Erp, lasciati con i termosifoni spenti nelle giornate più fredde dell’anno. Da Casal Bruciato a Villa Gordiani, passando per Ostia e tutte le zone che hanno riscontrato criticità, gli abitanti sono costretti a far fronte al gelo con mezzi di emergenza. Il motivo: caldaie vecchie e sui pezzi da cambiare, problemi sulla rete di distribuzione e sui tubi che corrono sotto terra, mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria. 

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Dall’inizio delle segnalazioni, lo scorso 15 novembre e fino al 28 gennaio, il dipartimento Simu ha registrato di media quasi una perdita nella rete al giorno, circa 75, con le rotture strutturali che valgono il 53% del totale dei guasti segnalati. «Mentre aspettiamo l’apertura delle buste per il prossimo appalto quinquennale, che speriamo sia quello della svolta - ha spiegato dal direttore del Simu, Fabio Pacciani - c’è stato un impegno del dipartimento anche nella programmazione e nell’elaborazione degli interventi, che speriamo ora trovino riscontro in termini di finanziamento: sono stati già predisposti studi di fattibilità a partire dalle zone più critiche, con interventi sulla rete a Villa Gordiani per 9 milioni di euro, a Casal Bruciato per 4 milioni e a Ostia per circa 2 milioni, oltre a interventi diffusi sul territorio da circa 1 milione di euro per la sostituzione delle caldaie e le conversioni da gasolio a metano».

Il nuovo appalto quinquennale da 17 milioni di euro per la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di riscaldamento degli immobili Erp di Roma Capitale partirà a novembre 2020, al termine della proroga attuale di un anno avviata a fine 2019. «È scandaloso - afferma il consigliere del Pd capitolino Giulio Bugarini - Oggi nella commissione congiunta lavori pubblici e patrimonio è emerso che sono ben 19 gli impianti di riscaldamento guasti. Si ripara da una parte e si guasta da un’altra. Senza una programmazione degli interventi di sostituzione di caldaie e bruciatori obsoleti e di interventi radicali nella rete di distribuzione si prosegue mettendo toppe qui e lì».

Stop al pagamento delle bollette per i cittadini vittime dei guasti di queste settimane agli impianti di riscaldamento Erp. La decisione, adottata dal Campidoglio a fronte della mancata erogazione del servizio, è stata annunciata dall’assessore capitolino ai Lavori pubblici, Linda Meleo: «Inizieremo a intervenire in maniera più massiccia sulla rete di distribuzione, ma nel frattempo insieme all’assessore al Patrimonio e Politiche abitative, Valentina Vivarelli abbiamo effettuato un lavoro finalizzato alla sospensione dei pagamenti nei casi di guasti di più di 30 giorni: in coordinamento con AequaRoma verranno sospesi i pagamenti dei bollettini di febbraio marzo per quegli impianti che non hanno mai funzionato e poi per quelli con guasti superiori ai 30 giorni. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma stiamo già intervenendo».

«Stiamo lavorando per risolvere i problemi di riscaldamento registrati e per non far pagare le bollette a coloro che stanno avendo disagi - ha aggiunto la presidente della commissione Lavori Pubblici, Alessandra Agnello - I Dipartimenti stanno individuando le case Erp che hanno registrato criticità in modo da bloccare l’emissione dei bollettini di pagamento per la voce “spese di riscaldamento”».
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Gennaio 2020, 08:59
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