Un tentato omicidio a colpi di machete al capolinea della metro di Rebibbia a cui hanno assistito decine di passeggeri terrorizzati. Dopo aver ferito al braccio un uomo, l’aggressore è riuscito a scappare, fino a quando i carabinieri della stazione di San Basilio, dopo un’indagine lampo, sono riusciti a fermarlo: si tratta di un cittadino somalo di 38 anni. Il ferito, un ragazzo ventiquattrenne originario del Gambia, dopo aver rifiutato l’assistenza di un addetto alla vigilanza della stazione della metropolitana, è stato rintracciato dai carabinieri in via di Casal de’ Pazzi ed è stato trasportato al pronto soccorso del Pertini, dove è stato ricoverato.
La dinamica dell’aggressione è stata ricostruita dopo aver ascoltato alcuni testimoni che avevano visto uno dei due impugnare il machete e colpire l’altro.
L’individuazione del responsabile è avvenuta grazie alle immagini delle telecamere di video-sorveglianza, ma anche grazie al controllo della banca dati delle forze di polizia. Nei mesi scorsi infatti, erano stati registrati e inseriti nelle banche dati, centinaia di nomi controllati proprio alla fermata di Rebibbia, dalla polizia del distretto di San Basilio e dai carabinieri della compagnia di Montesacro, durante i blitz anticrimine disposti dalla questura e dal comando provinciale dei carabinieri che hanno attuato le disposizioni del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi per il servizio “Stazioni Sicure”.
Proprio nei giorni scorsi, nel periodo compreso tra le festività pasquali e il ponte della Liberazione, sono stati effettuati dalla polizia e dai carabinieri centinaia di pattuglioni e di posti di blocco, che hanno portato a una raffica di arresti per reati di furto, borseggio, rapina e spaccio di sostanze stupefacenti, nelle zone intorno le aree ferroviarie e metropolitane.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Aprile 2023, 07:57
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